Questa recensione fu scritta in occasione dell'8 Marzo di quest'anno...
Visto che e' l'8 marzo...
...mi sembra giusto ricordare questo libro. L'ho letto una volta sola, ma ancora ce l'ho negli occhi e nel cuore.
Si parla di religione, ma non quella di fede, ma quella portata ai limiti dell'estremismo piu' sfrenato. Questo libro, a suo tempo sollevò un velo, illumino' un grande buio calato sulle vite di ragazze che, figlie di immigrati o coppie miste, vengono destinate ad uomini che non hanno scelto in deroga ad una tradizione (lo sottolineo e' TRADIZIONE E NON RELIGIONE!) che non ha alcun senso e che non riflette quanto scritto nel Corano.
E' un libro che tutte le donne e le ragazze dovrebbero leggere, perche' ci fa capire che, nonostante quello che abbiamo, il diritto da difendere non e' solo la nostra personale liberta', ma quella di tutte le donne, quelle che vengono trattate come animali e vendute al primo offerente o costrette alla prostituzione o oggetto della pratica dell'infibulazione e ancora uccise o segretate o ripudiate perche' combattono per i loro diritti come nel caso di queste due sorelle.
Quando mi sono avvicinata a questo libro, non avevo alcuna idea di che cosa significasse essere mussulmane in una realta' europea e da noi in Italia ancora non era un tema discusso (le ragazze in questione, due sorelle, vivevano in Inghilterra) e mi ci volle un sacco di tempo per trovare qualcuno che mi spiegasse il perche' due sorelle vengono vendute in un paese civilizzato (oggi succede anche da noi) possano essere rapite e riportate nel paese di origine dei genitori e separate, sposate ad uomini mai visti che le trattano per come le hanno pagate.
Dopo questo libro, di libri denuncia ne sono stati pubblicati un sacco...ce n'e' uno che si chiama anche "Rapite" e altri di cui sinceramente non rammento il nome, ma sono davvero tanti.
Sono libri che dovrebbero essere nelle nostre librerie, almeno uno, bene in vista, a ricordarci che ogni giorno in virtù di una religione (qualsiasi, non e' solo il musulmanesimo) ogni minuto, ogni secondo, c'e' una donna che soffre, subisce e muore, per abusi compiuti per stupide e incomprensibili tradizioni che hanno solo a che vedere con l'ignoranza.
Ricordate donne ricordate...perche' il cuore di una donna, non dimentica mai, anche se a volte sembra il contrario...e auguri per un futuro sempre consapevole e coraggioso.
Simona Scravaglieri
Simona Scravaglieri
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