mercoledì 23 giugno 2010

"Il peso della farfalla", Erri De Luca- Il Racconto della fine...



Teoricamente, commentando questo libro, si potrebbe parlare di contrapposizione fra uomo e natura ma, in effetti, non e' proprio cosi'. La contrapposizione e' una scusa per analizzare le due componenti umane che attendono l'ultimo incontro.

E cosi', nell'attesa di questo giorno di novembre, si ripercorre la vita del camoscio e quella dell’uomo, accomunati da una voluta solitudine e grazie a questa maturati ed evoluti rispetto ai propri simili. Evoluzione che li accomuna ma con percorsi evidentemente differenti.
Da una parte c’e’ la vita di un orfano che si deve proteggere e che deve essere piu’ furbo del mondo che lo circonda per poter sopravvivere, dall’altra c’e’ una scelta di vita ritirata quasi monastica e comune ad entrambi c’e’ solo un netto rifiuto consapevole di rapportarsi con i propri simili.

Leggere questo libro mi ha riportato indietro nel tempo, quando sfogliavo "Il vecchio e il mare", con il quale, nonostante ad un certo punto De Luca faccia riferimento a MobyDick, questo testo ha molte analogie.

I dialoghi sono ridotti all'osso, ma il racconto scorre piacevolmente, accompagnato man mano che si arriva alla conclusione da una serie di piccole e grandi riflessioni sui comportamenti che, a differenza dei pensieri del pescatore di Hemingway, hanno il sapore della saggezza raggiunta per il rapporto stretto tra natura e uomini che crescono insieme e non di quella che si raggiunge alla fine della vita. Cacciatore e cacciato, che non sempre sono identificabili in uomo e animale ma si scambiano in continuazione i ruoli, ripercorrono attraverso le immagini della vita passata una serie di esperienze forti che non li hanno indeboliti ma, invece, ne hanno permesso la crescita e il miglioramento rispetto i propri simili.
In fondo, sembra dire l'autore, la vita e l'evoluzione della stessa consiste nell'imparare dagli errori e orrori che occorrono lungo il viaggio. E come diceva qualcun'altro forse la bellezza della stessa non sta nell'attimo, ma nel percorso.

E la farfalla? Direte voi, un acuto espediente per mettere insieme uomini e animali, storie, situazioni nonche’ immagini e, infine, sottolineare i momenti salienti del racconto... una farfalla bianca che batte le ali. Quale migliore poesia?
Simona Scravaglieri

Il peso della farfalla, Erri De Luca
Feltrinelli Editore,Ed. 2010
Prezzo €7,50

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