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Buongiorno! E siamo arrivati al racconto di Irene di Librangolo Acuto. E' il secondo racconto che è stato consegnato per la gara ed è spassosissimo. Ora, lo confesso, ho chiesto ad Irene di non fermarsi qui e magari di creare una rubrica con "Vlad l'ammazza vampiri risponde" perché davvero è difficile non affezionarsi. Irene invece è per lasciarlo concentrare su quello che sta facendo ora.
Sarò comunque una goccia cinese... sia mai che mi accontenti!
Quindi buone letture e con questa rubrica ci leggiamo martedì prossimo!
Buona giornata,
Simona Scravaglieri
Vlad l'ammazza vampiri
Irene Daino
3 Maggio 2010
Il killer che
terrorizza la capitale colpisce ancora.
Sconosciuto il
movente. Nessun collegamento evidente tra le vittime.
Roma – Non si
conoscono ancora bene i dettagli, ma sembra proprio che l’autore dell’omicidio
avvenuto ieri sera nei pressi de La Feltrinelli di Largo di Torre Argentina sia
lo stesso che ha brutalmente ucciso e, successivamente inciso, i due giovani la
scorsa settimana.
Non si
conoscono ancora le ragioni che si nascondono dietro questi efferati omicidi, i
quali possono però essere ricondotti tutti alla stessa persona grazie alla
strana incisione che il killer effettua sulle proprie vittime. Armato di un
oggetto appuntito, che gli inquirenti credono sia un oggetto simile a uno
spiedino di acciaio inox 1810, incide due canini sulla fronte delle vittime
dopo averle uccise trafiggendole al cuore con un paletto di legno.
Al momento non
sembra esserci alcun collegamento tra le vittime e la polizia brancola nel
buio.
Il PM,
ottimista, ha emesso, qualche giorno fa, un mandato di perquisizione per tutti
i negozi di articoli da cucina che si trovano nelle vicinanze dei luoghi in cui
sono avvenuti gli omicidi. I carabinieri, sfiniti, hanno rinunciato all’impresa
affermando che il PM è così ottimista poiché non conosce l’esatto numero di
negozi di articoli per la casa, gestiti dai cinesi, per metro quadro. A Roma,
sostiene l’arma dei carabinieri, ne risultano ben quattro per metro quadro. La
ricerca, quindi, sarebbe estenuante. «Spesso» afferma l’appuntato Cirtrullo,
«questi negozi hanno più di un piano! Perquisirli tutti mi sembra francamente
una follia».
5 Luglio 2010
Possibile
indizio sull’ammazza vampiri. Si sopetta sia un intellettuale.
Bologna –
Continuano gli omicidi per mano del serial killer che, sulla fronte delle
proprie vittime, incide dei canini simili a quelli dei vampiri. L’ultima
vittima, Camilla Pannocchia – giovane studentessa della facoltà di Lettere
dell’Università di Bologna –, avrebbe dovuto discutere la tesi tra qualche
giorno.
Ancora incerto
il movente, ma si delineano le prime ipotesi sul collegamento tra le vittime.
Sembra, infatti, che il killer scelga le proprie prede tra gli appassionati di
letteratura dell’orrore e che hanno sviluppato, negli anni, una forte passione
per il vampirismo.
La tesi che
avrebbe dovuto discutere Camilla riguardava proprio la letteratura dell’orrore,
con particolare attenzione a Bram Stoker e Le Fanu. Gli inquirenti escludono il
coinvolgimento dei fan di Twilight, la famosa saga romantica scritta da Stephenie
Meyer, sebbene Camilla fosse solita frequentare siti internet e forum dedicati
agli scrittori di fan fiction con protagonisti i vampiri della fortuna saga.
«Cioè, è vero
che le sue storie facevano davvero schifo, lasciatemelo dire, ma così schifo da
ucciderla mai. È che metteva troppo porno ovunque, sapete com’è, no? Cioè, non
a tutti piace quel tipo di fan fiction. Comunque lei poi le scene di sesso le
scriveva proprio male, cioè non si capiva niente, sembravano delle scene di
guerra. Troppa gente coinvolta, comunque, se posso permettermi. Cioè…», ci ha
confidato su Skype una delle fan più attive nella community.
Ancora nessun
indizio circa l’identità del serial killer ma varie le ipotesi sul profilo. L’ammazza
vampiri sarebbe un maschio caucasico, di circa quarant’anni, benestante e colto
– probabilmente un intellettuale – che disdegna il genere horror e nutre una
profonda antipatia per i vampiri. Quasi certamente frequenta circoli letterari
e gruppi di lettura, forse è anch’egli uno scrittore.
Praga 6 Luglio 2010
h: 20,30 Canzone che
ascolto: Nessuno mi può giudicare Numero di sigarette fumate: 18 Livello di
nervosismo: al top
Caro diario,
nessuno mi capisce. Quegli idioti dei
carabinieri, con le loro stolte ipotesi, non si sono neanche lontanamente
avvicinati al comprendere il perché dei miei scellerati atti. Temevo di dover
scappare in tutta fretta quando ho prenotato il biglietto di sola andata per
Praga e invece niente: sono passati tre mesi, tre mesi di omicidi
(terribilmente stancanti, se posso permettermi) e avrei potuto anche annullarlo
questo viaggio. Avrei potuto tranquillamente continuare a uccidere gente in
Italia, indisturbato. Ma vedi cosa succede quando prenoti la fuga con largo
anticipo? Che poi le compagnie low cost non effettuano il rimborso se cerchi di
annullare il viaggio con un anticipo inferiore alle 48 ore.
Al momento, quindi, sono in questa
tristissima camera d’albergo ad annoiarmi a morte. Neanche a dirlo, qui il
Bloody Mary fa schifo e l’ho anche pagato una cifra esageratamente vicina ai 12
euro. È vero, avrei dovuto immaginarlo quando ho prenotato l’albergo perché,
voglio dire, chi è che alloggia in un albergo che si chiama La playa del sol a
Praga? E, soprattutto, che razza di albergo vuoi che sia?! Me lo merito, in
fondo.
Sono riuscito, per fortuna, a convincere
la gente che lavora qui che ho una strana forma di fotofobia molto grave a
causa della quale ho bisogno di indossare gli occhiali da sole anche in
albergo.
Mi sono apparsi perplessi, ma la mia non
conoscenza dell’inglese (tantomeno del ceco) li ha scoraggiati dal farmi altre
domande. Comunque, tra due giorni tornerò a Roma dove ucciderò altre due o tre
persone, sperando di chiarire almeno il movente. Forse dovrei lasciare un
biglietto? Uno lo lascerò sicuramente per dire loro che quarant’anni cosa?
Dove? Ne ricordo almeno 150, vissuti non sempre bene, questo è vero, ma sono
comunque 150. Di cui solo dieci passati a essiccarmi in una bara per colpa di
quella meretrice di Giovanna. Ma non voglio ricordare quegli anni sfortunati,
sono già abbastanza affranto.
A presto, caro diario, a presto.
Vlad.
Roma 11 Luglio 2010
h: 22,30 Canzone che
ascolto: Dammi una lametta Numero di sigarette fumate: 23 Livello di
nervosismo: nella media
Caro diario,
sono rientrato a Roma da un paio d’ore e
mi sono subito lasciato dietro un cadavere. Forse sono stato avventato, ma
questa ragazza brandiva tra le mani una copia tutta spiegazzata di Intervista
col vampiro. Non potevo ignorarla, proprio no. Ci ho provato, ma i miei antichi
occhi non facevano che tornare su di lei. Alla fine ho preso coraggio e mi sono
approcciato con delicatezza: le ho gentilmente domandato se quel libro fosse suo,
se lo avesse letto. Lei mi ha risposto che fì, lo aveva letto, un facco di
volte tra le altre cofe perché era il fuo libro preferito.
Così le ho chiesto che cosa l’aveva
colpita di un romanzetto inutile e stupido come quello. E lei, ottusa umana,
che cosa mi risponde? “La figura di Dracula è cofì bella, così ben
caratterizzata… E poi, fappiamo tutti che i vampiri fono efferi malvagi ma
affafcinanti”.
Ammetto che il complimento sul fascino
fa sempre un certo effetto ma no! Basta! Non bisogna incrementare questa
politica del terrore verso i vampiri. Basta! Mi batto strenuamente per i
diritti dei vampiri vegani e lo faccio da anni ormai, ma che mi si venga a
mancare di rispetto anche nella letteratura… be’, non lo tollero!
Non ho lasciato un bigliettino che
chiarisse la questione dell’età perché non avevo con me un pezzo di carta, ma
spero che questa volta quegli stambecchi dei carabinieri si avvicineranno
almeno alla comprensione del movente. Anche parziale! Dovrei, forse, rivalutare
l’incisione sulla fronte. Dovrei, forse, scrivere “GO VEGAN” sulle fronti di
questi inutili esseri umani. Tu che dici? Ci penso. Magari, al posto della
precisazione sull’età, potrei aggiungere un fogliettino con una didascalia
nella quale inserire dettagli aggiuntivi alla comprensione. La prossima volta
vado a uccidere gente in America, le forze dell’ordine italiane sono un po’
tonte. Anche i giornalisti, in effetti, non sono da meno. L’ammazza vampiri mi
chiamano. A me. Forse credono che io sia convinto che le persone che uccido
sono, in realtà, dei vampiri. Temo dovrò lasciare un libretto d’istruzioni
accanto al prossimo cadavere.
A presto, caro diario, a prestissimo.
Vlad.
6 agosto 2010
L’ammazza vampiri
si rivela. Si sospetta che il soggetto sia affetto da forti disturbi psichici.
Latina –
Ennesima vittima dell’ormai famoso killer che, soprannominato l’Ammazza
vampiri, scuote gli animi degli abitanti di tutta Italia.
Si tratta di
Lorella Betulla, giovane cantante neomelodica e promessa del pop laziale,
uccisa brutalmente la sera del suo ventesimo compleanno. Al momento
dell’uccisione, Lorella Betulla indossava una t-shirt che rendeva omaggio a
Bela Lugosi, storico Dracula nel primo film dedicato al Conte, girato nei
lontani anni ’30.
Accanto al
cadavere della vittima è stata rinvenuta una cartolina che ritrae il Conte
Dacula, primo – e probabilmente ultimo – papero vampiro che, per errore, si
tramuta in un vampiro vegetariano.
Sul retro della
cartolina, lo spietato killer ha lasciato un messaggio per le forze dell’ordine
e i media.
“Razza di stolti incapaci, i 40 anni li ho
superati da un pezzo! Si dà il caso che, sebbene me li porti con grazia ed
eleganza, io vanti ben 150 anni. Da ben 120, invece, mi batto per i diritti di
una minoranza, da voi ignorata e spesso anche sbeffeggiata: quella dei vampiri
vegani. è ora di accettarlo e di dire basta alla mercificazione della figura
del vampiro!”
Gli inquirenti
sospettano che si tratti di un uomo affetto da un grave disturbo psichico che
la solitudine e la massiccia esposizione a stimoli visivi violenti hanno
contribuito a intensificare.
La polizia ha
confermato di avere un sospettato, ma non ha fornito ulteriori informazioni.
I funerali di
Lorella Betulla si terranno a Latina nella mattinata di domani, presso la
chiesa di San Luca.
Roma 8 Agosto 2010
h: 19,30 Canzone che
ascolto: Mi vendo Numero di sigarette fumate: 17 Livello di nervosismo: quasi
esaurimento
Caro diario,
credo che i tempi non siano maturi. Di
nuovo. Lo so, era un problema che avevo riscontrato anche nel 1897, poco prima
della pubblicazione di Dracula. L’esito negativo del mio attentato a Bram
Stoker mi condannò a una vita fatta di manicomi, scantinati ed esperimenti che
terminò dopo talmente tanto di quel tempo che avevo persino dimenticato l’odore
dei miei amati pomodori.
Mi costrinsero ad assumere sangue umano,
in varie forme e quantità, e mi salvai solo grazie a quella stronza di Giovanna
– a quei tempi non era ancora stronza, seppure con il mio sesto senso qualcosa
l’avevo sospettata.
Giovanna, così nominata in onore a
Giovanna d’Arco, era una donna tutta d’un pezzo che immaginavo si battesse in
favore dei diritti dei più deboli e per questo andasse in giro a incendiare
manicomi.
Scoprii in seguito che il suo scopo non
era affatto nobile: non aveva alcun interesse verso la salvezza dei reietti,
dei più deboli e delle atrocità che i malati di mente subivano in nome della
scienza. Giovanna, semplicemente, aveva architettato tutto per vendicarsi di quel
pezzente e fedifrago del marito, infermiere al manicomio nel quale io ero
ricoverato da già 30 anni. Io, però, non potevo saperlo e così, colpito dal
coraggio e dall’intraprendenza di quella donna, una volta libero mi lasciai
andare in un corteggiamento senza eguali. Rose, inviti a cena, abiti di lusso.
Non badavo a spese per l’oggetto del mio desiderio. Giovanna, però, non gradiva
il mio ardore. Dopo mesi di assiduo corteggiamento, quella meretrice m’accusò
di persecuzione e mi piantò un paletto dritto dritto al cuore. Fortuna che
tutto si può dire di Giovanna, meno che fosse portata per l’anatomia umana.
Sbagliando lato e piantando il paletto a destra mi condannò soltanto a un lungo
sonno.
Caro diario, credo proprio che la storia
si ripeterà. Senza che vi sia una Giovanna a salvarmi, questa volta.
Ho letto i giornali e ho capito:
l’umanità non è ancora pronta.
Vlad.
Luogo imprecisato, data
imprecisata
h: 22,00 Canzone che
ascolto: nessuna Numero di sigarette fumate: nessuna Livello di nervosismo: al
top
Alla fine ce l’hanno fatta, mi hanno fregato
in un vicolo del centro storico, proprio vicino a quella dannatissima Piazza
Navona. Quel giorno manco volevo andarci a Piazza Navona.
Erano in tanti, forse troppi, mi hanno
circondato e costretto a inginocchiarmi sull’asfalto. Erano vestiti da
apicoltori. Mi hanno ingannato così, con una finta manifestazione degli
ambientalisti contro lo sfruttamento delle compagne api. Mi è ormai chiaro che
non si trattasse affatto di veri ambientalisti e di veri apicoltori. E io che
avevo partecipato solo perché mi sembrava giusto interessarmi anche a questioni
politiche. Avevo anche fatto un cartellone per l’occasione… Ma lasciamo
perdere, è meglio non pensarci. Quando sono nervoso, perdo il controllo e mi
riempio di brufoli.
Considerando il livello medio di
intelligenza delle forze dell’ordine, non so come abbiano fatto a trovarmi tra
la folla e a collegarmi a tutti gli omicidi, eppure ci sono riusciti. Mi hanno
sbattuto dentro un camion e hanno guidato per ore. Mi hanno poi rinchiuso in
uno scantinato, dove mi trovo tuttora, senza né cibo né acqua da non so quanto
tempo.
Credono ancora che io sia pazzo e che
abbia bisogno di massicce quantità di psicofarmaci e tranquillanti. Non appena
capiranno che sono realmente un vampiro, mi porteranno in qualche struttura per
condurre degli esperimenti sulla mia persona. Poiché non ci sarà alcuna
Giovanna a salvarmi, mi auguro mi trasferiscano nell’Area 51. Potrò dire,
almeno, di aver visto cosa fanno lì dentro.
Adesso devo andare, caro diario. Spero
mi riforniranno presto di un nuovo quaderno e di alcune nuove penne. Sto
scrivendo questa pagina su un pezzo di carta igienica dato che, ovviamente, sono
stato privato di tutti i miei averi non appena ho varcato la sporca soglia di
questa fatiscente struttura.
Vlad.
Las Vegas giorno qualunque
del 2011
h: forse le 18 Canzone che
ascolto: nessuna Numero di sigarette fumate: ho smesso Livello di nervosismo:
eccitazione
ho visto la fottuta area 51! ho visto la fottuta area 51 e adesso
sono libero per poterlo raccontare!
Caro diario,
mi hanno
rilasciato a patto che lavori per loro al fine di rendere questo un mondo
migliore. Ho spiegato loro le mie ragioni e sembrano condividerle. Mi hanno
detto che sono libero di andare, ma preferiscono che stia qui con loro alla
base. Somiglia molto a un ospedale, vanno tutti in giro in camice e mascherina,
ma mi hanno confermato che è solo per precauzione – girano specie aliene
quaggiù che lavorano a contatto con gli umani. Gli alieni sono proprio come gli
umani, come lo sono anche io, d’altronde.
Anche io
giro in camice, ma di un tipo diverso, e ho un braccialetto alla caviglia che,
mi hanno spiegato, serve per essere sempre informati sulla mia posizione;
qualora dovessi trovarmi in pericolo perché aggredito da un essere umano
incapace di capire l’importanza della mia missione saprebbero dove recarsi per
aiutarmi.
Mi hanno
prescritto delle vitamine e dell’acido folico da prendere tutte le mattine,
dicono che mi aiuteranno a vivere ancora più a lungo. Buffo, considerando che
sono immortale! Ma non voglio arrecare loro un dispiacere, in fondo con me sono
molto generosi, e così le prendo comunque, anche se non mi servono.
Quelle
vitamine, tra l’altro, devono avere un dosaggio molto forte perché alle volte
mi viene qualche capogiro e altre volte, invece, mi addormento profondamente.
In stanza
non sono solo, ma sono in compagnia di un uomo che mi ha confessato di
viaggiare nel tempo. È per questo, dice, che il Governo Americano si è subito
interessato a lui. Pensa, caro diario, che la notte lo legano al letto perché
c’è il rischio che viaggi nel tempo involontariamente, nel sonno! Devo
chiedergli di portarmi nel 1897, magari riesco a uccidere quello stronzo di
Bram Stoker senza incappare in Giovanna.
Adesso devo
salutarti, stanno consegnando la cena a tutti i dipendenti che lavorano e
vivono qui. I pasti sono tutti consegnati in stanza, non è magnifico?
A presto
caro diario, a prestissimo!
Vlad.
bello, brava, bis!
RispondiEliminami ha un po' inquietata questa storia, però mi sono anche divertita tanto XD
complimenti irene ♥
Vero? E' un po' che glielo dico e non mi crede!!! XDDD
EliminaLa dovrebbe proprio continuare questa storia!:D