martedì 18 ottobre 2016

#Regalamiunracconto: "Vlad l'ammazza vampiri", Irene Daino

Fonte (immagine di sfondo): AliExpress
Buongiorno! E siamo arrivati al racconto di Irene di Librangolo Acuto. E' il secondo racconto che è stato consegnato per la gara ed è spassosissimo. Ora, lo confesso, ho chiesto ad Irene di non fermarsi qui e magari di creare una rubrica con "Vlad l'ammazza vampiri risponde" perché davvero è difficile non affezionarsi. Irene invece è per lasciarlo concentrare su quello che sta facendo ora.

Sarò comunque una goccia cinese... sia mai che mi accontenti!

Corre l'obbligo di specificare che i racconti che sono stati mandati dagli autori, nonostante siano pubblicati qui, sono di loro proprietà. E' severamente vietato copiarli, anche se solo in parte o nella totalità, senza la loro espressa autorizzazione. Per informazioni e/o contatti, sarò felice di dare risposte a chi ne farà richiesta a me tramite la mail segnalata nei contatti.

Quindi buone letture e con questa rubrica ci leggiamo martedì prossimo!
Buona giornata,
Simona Scravaglieri


Vlad l'ammazza vampiri
Irene Daino



3 Maggio 2010

Il killer che terrorizza la capitale colpisce ancora.
Sconosciuto il movente. Nessun collegamento evidente tra le vittime.

Roma – Non si conoscono ancora bene i dettagli, ma sembra proprio che l’autore dell’omicidio avvenuto ieri sera nei pressi de La Feltrinelli di Largo di Torre Argentina sia lo stesso che ha brutalmente ucciso e, successivamente inciso, i due giovani la scorsa settimana.
Non si conoscono ancora le ragioni che si nascondono dietro questi efferati omicidi, i quali possono però essere ricondotti tutti alla stessa persona grazie alla strana incisione che il killer effettua sulle proprie vittime. Armato di un oggetto appuntito, che gli inquirenti credono sia un oggetto simile a uno spiedino di acciaio inox 1810, incide due canini sulla fronte delle vittime dopo averle uccise trafiggendole al cuore con un paletto di legno.
Al momento non sembra esserci alcun collegamento tra le vittime e la polizia brancola nel buio.
Il PM, ottimista, ha emesso, qualche giorno fa, un mandato di perquisizione per tutti i negozi di articoli da cucina che si trovano nelle vicinanze dei luoghi in cui sono avvenuti gli omicidi. I carabinieri, sfiniti, hanno rinunciato all’impresa affermando che il PM è così ottimista poiché non conosce l’esatto numero di negozi di articoli per la casa, gestiti dai cinesi, per metro quadro. A Roma, sostiene l’arma dei carabinieri, ne risultano ben quattro per metro quadro. La ricerca, quindi, sarebbe estenuante. «Spesso» afferma l’appuntato Cirtrullo, «questi negozi hanno più di un piano! Perquisirli tutti mi sembra francamente una follia».


5 Luglio 2010

Possibile indizio sull’ammazza vampiri. Si sopetta sia un intellettuale.

Bologna – Continuano gli omicidi per mano del serial killer che, sulla fronte delle proprie vittime, incide dei canini simili a quelli dei vampiri. L’ultima vittima, Camilla Pannocchia – giovane studentessa della facoltà di Lettere dell’Università di Bologna –, avrebbe dovuto discutere la tesi tra qualche giorno.
Ancora incerto il movente, ma si delineano le prime ipotesi sul collegamento tra le vittime. Sembra, infatti, che il killer scelga le proprie prede tra gli appassionati di letteratura dell’orrore e che hanno sviluppato, negli anni, una forte passione per il vampirismo.
La tesi che avrebbe dovuto discutere Camilla riguardava proprio la letteratura dell’orrore, con particolare attenzione a Bram Stoker e Le Fanu. Gli inquirenti escludono il coinvolgimento dei fan di Twilight, la famosa saga romantica scritta da Stephenie Meyer, sebbene Camilla fosse solita frequentare siti internet e forum dedicati agli scrittori di fan fiction con protagonisti i vampiri della fortuna saga.
«Cioè, è vero che le sue storie facevano davvero schifo, lasciatemelo dire, ma così schifo da ucciderla mai. È che metteva troppo porno ovunque, sapete com’è, no? Cioè, non a tutti piace quel tipo di fan fiction. Comunque lei poi le scene di sesso le scriveva proprio male, cioè non si capiva niente, sembravano delle scene di guerra. Troppa gente coinvolta, comunque, se posso permettermi. Cioè…», ci ha confidato su Skype una delle fan più attive nella community.
Ancora nessun indizio circa l’identità del serial killer ma varie le ipotesi sul profilo. L’ammazza vampiri sarebbe un maschio caucasico, di circa quarant’anni, benestante e colto – probabilmente un intellettuale – che disdegna il genere horror e nutre una profonda antipatia per i vampiri. Quasi certamente frequenta circoli letterari e gruppi di lettura, forse è anch’egli uno scrittore.






Praga 6 Luglio 2010
h: 20,30 Canzone che ascolto: Nessuno mi può giudicare Numero di sigarette fumate: 18 Livello di nervosismo: al top

Caro diario,
nessuno mi capisce. Quegli idioti dei carabinieri, con le loro stolte ipotesi, non si sono neanche lontanamente avvicinati al comprendere il perché dei miei scellerati atti. Temevo di dover scappare in tutta fretta quando ho prenotato il biglietto di sola andata per Praga e invece niente: sono passati tre mesi, tre mesi di omicidi (terribilmente stancanti, se posso permettermi) e avrei potuto anche annullarlo questo viaggio. Avrei potuto tranquillamente continuare a uccidere gente in Italia, indisturbato. Ma vedi cosa succede quando prenoti la fuga con largo anticipo? Che poi le compagnie low cost non effettuano il rimborso se cerchi di annullare il viaggio con un anticipo inferiore alle 48 ore.
Al momento, quindi, sono in questa tristissima camera d’albergo ad annoiarmi a morte. Neanche a dirlo, qui il Bloody Mary fa schifo e l’ho anche pagato una cifra esageratamente vicina ai 12 euro. È vero, avrei dovuto immaginarlo quando ho prenotato l’albergo perché, voglio dire, chi è che alloggia in un albergo che si chiama La playa del sol a Praga? E, soprattutto, che razza di albergo vuoi che sia?! Me lo merito, in fondo.
Sono riuscito, per fortuna, a convincere la gente che lavora qui che ho una strana forma di fotofobia molto grave a causa della quale ho bisogno di indossare gli occhiali da sole anche in albergo.
Mi sono apparsi perplessi, ma la mia non conoscenza dell’inglese (tantomeno del ceco) li ha scoraggiati dal farmi altre domande. Comunque, tra due giorni tornerò a Roma dove ucciderò altre due o tre persone, sperando di chiarire almeno il movente. Forse dovrei lasciare un biglietto? Uno lo lascerò sicuramente per dire loro che quarant’anni cosa? Dove? Ne ricordo almeno 150, vissuti non sempre bene, questo è vero, ma sono comunque 150. Di cui solo dieci passati a essiccarmi in una bara per colpa di quella meretrice di Giovanna. Ma non voglio ricordare quegli anni sfortunati, sono già abbastanza affranto.
A presto, caro diario, a presto.
Vlad.



Roma 11 Luglio 2010
h: 22,30 Canzone che ascolto: Dammi una lametta Numero di sigarette fumate: 23 Livello di nervosismo: nella media

Caro diario,
sono rientrato a Roma da un paio d’ore e mi sono subito lasciato dietro un cadavere. Forse sono stato avventato, ma questa ragazza brandiva tra le mani una copia tutta spiegazzata di Intervista col vampiro. Non potevo ignorarla, proprio no. Ci ho provato, ma i miei antichi occhi non facevano che tornare su di lei. Alla fine ho preso coraggio e mi sono approcciato con delicatezza: le ho gentilmente domandato se quel libro fosse suo, se lo avesse letto. Lei mi ha risposto che fì, lo aveva letto, un facco di volte tra le altre cofe perché era il fuo libro preferito.
Così le ho chiesto che cosa l’aveva colpita di un romanzetto inutile e stupido come quello. E lei, ottusa umana, che cosa mi risponde? “La figura di Dracula è cofì bella, così ben caratterizzata… E poi, fappiamo tutti che i vampiri fono efferi malvagi ma affafcinanti”.
Ammetto che il complimento sul fascino fa sempre un certo effetto ma no! Basta! Non bisogna incrementare questa politica del terrore verso i vampiri. Basta! Mi batto strenuamente per i diritti dei vampiri vegani e lo faccio da anni ormai, ma che mi si venga a mancare di rispetto anche nella letteratura… be’, non lo tollero!
Non ho lasciato un bigliettino che chiarisse la questione dell’età perché non avevo con me un pezzo di carta, ma spero che questa volta quegli stambecchi dei carabinieri si avvicineranno almeno alla comprensione del movente. Anche parziale! Dovrei, forse, rivalutare l’incisione sulla fronte. Dovrei, forse, scrivere “GO VEGAN” sulle fronti di questi inutili esseri umani. Tu che dici? Ci penso. Magari, al posto della precisazione sull’età, potrei aggiungere un fogliettino con una didascalia nella quale inserire dettagli aggiuntivi alla comprensione. La prossima volta vado a uccidere gente in America, le forze dell’ordine italiane sono un po’ tonte. Anche i giornalisti, in effetti, non sono da meno. L’ammazza vampiri mi chiamano. A me. Forse credono che io sia convinto che le persone che uccido sono, in realtà, dei vampiri. Temo dovrò lasciare un libretto d’istruzioni accanto al prossimo cadavere.
A presto, caro diario, a prestissimo.
Vlad.


6 agosto 2010

L’ammazza vampiri si rivela. Si sospetta che il soggetto sia affetto da forti disturbi psichici.

Latina – Ennesima vittima dell’ormai famoso killer che, soprannominato l’Ammazza vampiri, scuote gli animi degli abitanti di tutta Italia.
Si tratta di Lorella Betulla, giovane cantante neomelodica e promessa del pop laziale, uccisa brutalmente la sera del suo ventesimo compleanno. Al momento dell’uccisione, Lorella Betulla indossava una t-shirt che rendeva omaggio a Bela Lugosi, storico Dracula nel primo film dedicato al Conte, girato nei lontani anni ’30.
Accanto al cadavere della vittima è stata rinvenuta una cartolina che ritrae il Conte Dacula, primo – e probabilmente ultimo – papero vampiro che, per errore, si tramuta in un vampiro vegetariano.
Sul retro della cartolina, lo spietato killer ha lasciato un messaggio per le forze dell’ordine e i media.
Razza di stolti incapaci, i 40 anni li ho superati da un pezzo! Si dà il caso che, sebbene me li porti con grazia ed eleganza, io vanti ben 150 anni. Da ben 120, invece, mi batto per i diritti di una minoranza, da voi ignorata e spesso anche sbeffeggiata: quella dei vampiri vegani. è ora di accettarlo e di dire basta alla mercificazione della figura del vampiro!”
Gli inquirenti sospettano che si tratti di un uomo affetto da un grave disturbo psichico che la solitudine e la massiccia esposizione a stimoli visivi violenti hanno contribuito a intensificare.
La polizia ha confermato di avere un sospettato, ma non ha fornito ulteriori informazioni.
I funerali di Lorella Betulla si terranno a Latina nella mattinata di domani, presso la chiesa di San Luca.


Roma 8 Agosto 2010
h: 19,30 Canzone che ascolto: Mi vendo Numero di sigarette fumate: 17 Livello di nervosismo: quasi esaurimento

Caro diario,
credo che i tempi non siano maturi. Di nuovo. Lo so, era un problema che avevo riscontrato anche nel 1897, poco prima della pubblicazione di Dracula. L’esito negativo del mio attentato a Bram Stoker mi condannò a una vita fatta di manicomi, scantinati ed esperimenti che terminò dopo talmente tanto di quel tempo che avevo persino dimenticato l’odore dei miei amati pomodori.
Mi costrinsero ad assumere sangue umano, in varie forme e quantità, e mi salvai solo grazie a quella stronza di Giovanna – a quei tempi non era ancora stronza, seppure con il mio sesto senso qualcosa l’avevo sospettata.
Giovanna, così nominata in onore a Giovanna d’Arco, era una donna tutta d’un pezzo che immaginavo si battesse in favore dei diritti dei più deboli e per questo andasse in giro a incendiare manicomi.
Scoprii in seguito che il suo scopo non era affatto nobile: non aveva alcun interesse verso la salvezza dei reietti, dei più deboli e delle atrocità che i malati di mente subivano in nome della scienza. Giovanna, semplicemente, aveva architettato tutto per vendicarsi di quel pezzente e fedifrago del marito, infermiere al manicomio nel quale io ero ricoverato da già 30 anni. Io, però, non potevo saperlo e così, colpito dal coraggio e dall’intraprendenza di quella donna, una volta libero mi lasciai andare in un corteggiamento senza eguali. Rose, inviti a cena, abiti di lusso. Non badavo a spese per l’oggetto del mio desiderio. Giovanna, però, non gradiva il mio ardore. Dopo mesi di assiduo corteggiamento, quella meretrice m’accusò di persecuzione e mi piantò un paletto dritto dritto al cuore. Fortuna che tutto si può dire di Giovanna, meno che fosse portata per l’anatomia umana. Sbagliando lato e piantando il paletto a destra mi condannò soltanto a un lungo sonno.
Caro diario, credo proprio che la storia si ripeterà. Senza che vi sia una Giovanna a salvarmi, questa volta.
Ho letto i giornali e ho capito: l’umanità non è ancora pronta.
Vlad.



Luogo imprecisato, data imprecisata
h: 22,00 Canzone che ascolto: nessuna Numero di sigarette fumate: nessuna Livello di nervosismo: al top

Alla fine ce l’hanno fatta, mi hanno fregato in un vicolo del centro storico, proprio vicino a quella dannatissima Piazza Navona. Quel giorno manco volevo andarci a Piazza Navona.
Erano in tanti, forse troppi, mi hanno circondato e costretto a inginocchiarmi sull’asfalto. Erano vestiti da apicoltori. Mi hanno ingannato così, con una finta manifestazione degli ambientalisti contro lo sfruttamento delle compagne api. Mi è ormai chiaro che non si trattasse affatto di veri ambientalisti e di veri apicoltori. E io che avevo partecipato solo perché mi sembrava giusto interessarmi anche a questioni politiche. Avevo anche fatto un cartellone per l’occasione… Ma lasciamo perdere, è meglio non pensarci. Quando sono nervoso, perdo il controllo e mi riempio di brufoli.
Considerando il livello medio di intelligenza delle forze dell’ordine, non so come abbiano fatto a trovarmi tra la folla e a collegarmi a tutti gli omicidi, eppure ci sono riusciti. Mi hanno sbattuto dentro un camion e hanno guidato per ore. Mi hanno poi rinchiuso in uno scantinato, dove mi trovo tuttora, senza né cibo né acqua da non so quanto tempo.
Credono ancora che io sia pazzo e che abbia bisogno di massicce quantità di psicofarmaci e tranquillanti. Non appena capiranno che sono realmente un vampiro, mi porteranno in qualche struttura per condurre degli esperimenti sulla mia persona. Poiché non ci sarà alcuna Giovanna a salvarmi, mi auguro mi trasferiscano nell’Area 51. Potrò dire, almeno, di aver visto cosa fanno lì dentro.
Adesso devo andare, caro diario. Spero mi riforniranno presto di un nuovo quaderno e di alcune nuove penne. Sto scrivendo questa pagina su un pezzo di carta igienica dato che, ovviamente, sono stato privato di tutti i miei averi non appena ho varcato la sporca soglia di questa fatiscente struttura.
Vlad.


Las Vegas giorno qualunque del 2011
h: forse le 18 Canzone che ascolto: nessuna Numero di sigarette fumate: ho smesso Livello di nervosismo: eccitazione

ho visto la fottuta area 51! ho visto la fottuta area 51 e adesso sono libero per poterlo raccontare!
Caro diario,
mi hanno rilasciato a patto che lavori per loro al fine di rendere questo un mondo migliore. Ho spiegato loro le mie ragioni e sembrano condividerle. Mi hanno detto che sono libero di andare, ma preferiscono che stia qui con loro alla base. Somiglia molto a un ospedale, vanno tutti in giro in camice e mascherina, ma mi hanno confermato che è solo per precauzione – girano specie aliene quaggiù che lavorano a contatto con gli umani. Gli alieni sono proprio come gli umani, come lo sono anche io, d’altronde.
Anche io giro in camice, ma di un tipo diverso, e ho un braccialetto alla caviglia che, mi hanno spiegato, serve per essere sempre informati sulla mia posizione; qualora dovessi trovarmi in pericolo perché aggredito da un essere umano incapace di capire l’importanza della mia missione saprebbero dove recarsi per aiutarmi.
Mi hanno prescritto delle vitamine e dell’acido folico da prendere tutte le mattine, dicono che mi aiuteranno a vivere ancora più a lungo. Buffo, considerando che sono immortale! Ma non voglio arrecare loro un dispiacere, in fondo con me sono molto generosi, e così le prendo comunque, anche se non mi servono.
Quelle vitamine, tra l’altro, devono avere un dosaggio molto forte perché alle volte mi viene qualche capogiro e altre volte, invece, mi addormento profondamente.
In stanza non sono solo, ma sono in compagnia di un uomo che mi ha confessato di viaggiare nel tempo. È per questo, dice, che il Governo Americano si è subito interessato a lui. Pensa, caro diario, che la notte lo legano al letto perché c’è il rischio che viaggi nel tempo involontariamente, nel sonno! Devo chiedergli di portarmi nel 1897, magari riesco a uccidere quello stronzo di Bram Stoker senza incappare in Giovanna.
Adesso devo salutarti, stanno consegnando la cena a tutti i dipendenti che lavorano e vivono qui. I pasti sono tutti consegnati in stanza, non è magnifico?
A presto caro diario, a prestissimo!

Vlad.

2 commenti:

  1. bello, brava, bis!
    mi ha un po' inquietata questa storia, però mi sono anche divertita tanto XD
    complimenti irene ♥

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    Risposte
    1. Vero? E' un po' che glielo dico e non mi crede!!! XDDD
      La dovrebbe proprio continuare questa storia!:D

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