Fonte: Pausa Caffè |
Libri comprati:
"Un amore degli anni '20", Simona Caltabellotta - Ponte alle grazie (usato)
"Gli anni della leggerezza. la saga dei Cazalet", J. Elisabeth Howard - Fazi Editore (usato)
"Un anno con Sallinger", Piero Calò - Joanna Rakoff - Neri Pozza Editore (usato)
"L'odore della polvere da sparo", Attilio Coco - Spartaco Editore (usato)
"Sulla pelle", Gillian Flynn - Piemme Editore (usato)
"La Rovina di Kash", Roberto Calasso - Edizioni Adelphi
"Margherita Sarfatti. La regina nell'arte dell'Italia Fascista", Rachele Ferrario - Mondadori Editore
"I cavalieri del Nord", Matteo Strukul - Multplayer Edizioni
"Armadale", Wilkie Collins - Fazi Editore
Libri regalati
"Neve, cane, piede", Claudio Morandini- Edizioni Exòrma
"Ventuno", Simone Delos - Edizioni La Gru
"Omofollia", Mattia Cesari - Rizzoli Editore
Libri letti
"Regina rossa", Victoria Aveyard- Mondadori Editore
"Rock Spring", Richard Ford - Feltrinelli editore
"La signora in bianco", Wilkie Collins - Fazi Editore
"Neve, cane, piede", Claudio Morandini- Edizioni Exòrma
Libro letto, Mark Twain
"In cammino con Stevenson. Viaggio nelle Cévennes", Tino Franza - Edizioni Exòrma
"L'etica del lettore", Ezio Raimondi- Edizioni Il Mulino
"Il vampiro", Luigi Capuana- editore non pervenuto
"L'etica del lettore", Ezio Raimondi- Edizioni Il Mulino
"Il vampiro", Luigi Capuana- editore non pervenuto
"Armalade", Wilkie Collins - Fazi Editore (in lettura)
"Quando le chitarre facevano l'amore", Lorenzo Mazzoni - Spartaco Editore (in lettura)
"I fratelli Karamazov", Dostoevskij - Sansoni Editore (in lettura)
"A spool of blue thread", Anne Tyler - Ballantine books (in lettura)
Ma quanto ci è piaciuto Gennaio? Tantissimo! Mi sono quasi auto-licenziata - questo perché io sono al contempo il peggior capo che potessi avere e una risorsa ribelle che nessuno vorrebbe gestire - ma poi, alla fine, ho avuto ragione con me stessa e, mandando all'aria "La Lista", ho avuto l'opportunità di leggermi finalmente "La donna in bianco" e ora amo alla follia Wilkie Collins. Il problema del "La Lista" è che è molto rigida e comprende libri che ho da un sacco di tempo, le segnalazioni delle case editrici e degli autori. Io mi impegno per arrivare a leggere tutto ma ogni tanto è veramente difficile; delle volte non è il momento giusto per quel libro e delle altre ti capitano in lista tutti mattoni, che magari non lo sono in lunghezza di pagine ma come contenuti e senti il bisogno di svagarti ma "La Lista" sta lì a ricordarti che devi leggere! Per cui, la seconda settimana di Gennaio, facendo finta di nulla con me stessa, ho ravanato fra i libri urgentissimi della scrivania e nella parte bassa di una delle pile - e sono reali pile eh!! -, ho trovato questo libro di Collins che avevo comprato ad Agosto, mentre leggevo Hornby (Una vita da lettore, Guanda Editore ). Lo dico sinceramente: io non mi aspettavo che fosse così scorrevole e intricato e nemmeno immaginavo che alla metà dell'ottocento ci fosse gente che pensasse a soluzioni che io vedo ancora adottare nei polizieschi contemporanei. Ora sono entrata in questo girone infernale per il quale voglio leggere altro di questo autore, come infatti sto facendo con l'ultima uscita di Fazi Editore "Armadale", e proseguire con la rilettura di qualche lavoro dickensiano che ho a casa. Visto che Hornby ha avuto ragione su Collins perché non rileggere anche Dickens con il suo punto di vista? Chi sono io per oppormi in ciò? Tranquilli, quest'anno non parleremo solo di questo... ma mi limiterò a rompervi le scatole solo una volta al mese, contenti?
Detto ciò, il BCK (Book Club Klamm) si è nuovamente riunito verso la fine del mese con una lauta cena e un sacco di libri da sbirciare. "Book Club e lauta cena? Ho letto bene?" Sì, avete letto bene, noi si parla di libri mangiando! Era iniziata con io e Irene di Librangolo Acuto che avevamo pensato di portare qualcosa per stuzzicare visto che l'appuntamento è alle 19:00, ma già dal secondo incontro ci siamo sbizzarrite. Poi @MariadiCuonzo ha deciso di portare qualcosina anche lei, poi si è aggiunto qualcun altro. Insomma alla fine si mangia dall'antipasto al dolce! Dopotutto non si dice che a stomaco pieno si ragiona meglio? Ecco, a Ford non è bastato che fossimo a stomaco pieno, almeno per me, che l'ho bocciato. "Rock springs" non è stata una bella esperienza di lettura perché alla fine del libro non ti rimane praticamente nulla. Sono quadri di una provincia americana dove si vivono vite disastrate e la descrizione dei vari eventi rimane estremamente superficiale. Per quanto mi riguarda solo "Figli" era meglio degli altri. Poi l'edizione Feltrinelli economica non ha aiutato, tutto scritto piccolo con i caratteri nerissimi; alla fine mi sono ritrovata a leggere questo libro con gli occhiali. A Maria invece è piaciuto come è stato promosso con riserva, perché non l'hanno ultimato, da tutti gli altri mentre Diego ha elegantemente passato la palla dicendo che non gli interessava leggerlo. Ci è stato detto, da lettori che non sono del gruppo, che se dovevamo iniziare con Ford forse, questo, non era il libro giusto. Concordo, ma per ora, io direi che la mia prossima prova con questo autore non avverrà tanto presto. Detto questo, dopo lunga e dibattuta votazione, dove per poco non ci siamo lanciati i libri (forse c'erano troppi zuccheri nelle cose da mangiare!), è stato deciso a maggioranza che il prossimo titolo da leggere sarà: "La svastica sul sole" di Philip K. Dick.
Pertanto vi confermo che il BCK si riunirà nuovamente il 28 Febbraio alle ore 19:00. Qualora voleste venire le porte sono aperte, anche se non avete letto il libro e siete curiosi di sapere come si svolge la serata.
E' anche partita la sfida di cui vi parlavo nel resoconto mensile di Dicembre: allo stato di fatto dei otto libri letti solo due sono del 2016. Stiamo faticosamente rincorrendo Pino Sabatelli de I fiori del peggio, che è fortemente orientato al risultato e quindi tocca organizzarsi. E' vero che, comunque, la percentuale si calcola sul totale dei libri letti, ma l'ansia si fa sentire già ora!
Ora, smarcate le questioni personali del mese, passiamo a quello che è arrivato in casa - come non avessi nulla da leggere! -, e quello che invece ho letto!
Una delle grandi sconfitte del 2015 è non essere riuscita a raccapezzarmi con la lettura de "Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet"; non è un libro pesante ha solo tanti protagonisti ed è un po' lungo. Quindi per poterti acclimatare ci vuole un po' e ogni tanto ti ritrovi a dover tornare indietro e, quindi, leggerlo in Pdf è veramente impraticabile per me. Pertanto dopo averlo regalato, ho deciso di regalarmene una copia, per poter finalmente finire di leggere in tranquillità in maniera tradizionale. Che poi è di Gennaio la notizia ribattuta da "La Repubblica" che i libri cartacei stanno riguadagnando posizioni sul digitale? Non è che hanno fatto una scoperta epocale, basta guardare l'andamento dei trend dei lettori americani per capire che la tendenza si sarebbe invertita anche qui! Chiaramente avevo aperto il carrello di Libraccio e che fai? Non dai un'occhiata agli ultimi arrivi all'usato? E l'occhiata gliel'ho data eccome! Alla fine mi sono accaparrata, finalmente dopo un sacco di tempo che lo cercavo, "Un anno con Sallinger" (Piero Calò -Neri Pozza Editore). Di questo libro ne hanno parlato in tanti e io ero curiosa. Devo ammettere che quando ho letto svogliatamente la sinossi, nel punto in cui fa riferimento all'agenzia che è uno stile di vita, il mio pensiero è volato a "Il diavolo veste Prada" che non ho letto ma di cui ho visto il film. Ma la storia è interessante: la segretaria di questa agenzia che rappresenta scrittori viene incaricata di fare un lavoro con Sallinger e ne nasce una storia d'amore. Non mi chiedete troppi dettagli perché, in questo caso, il fatto che mi ricordi poco della trama, mi aiuta ad non avere ne pregiudizi e nemmeno attese. Anche perché quando mi attendo un certo risultato alla fine mi ritrovo con in mano una sòla e per cui basta attese!
Ora, immaginatevi la scena: apro Facebook guardo in bacheca e vedo passare un post di Irene, eravamo agli inizi di Gennaio, e lì già faceva il mea culpa sugli acquisti già fatti dicendo che, siccome nessuno le aveva regalato libri, lei aveva dovuto rimediare. E' stato un attimo e ho fatto outing anche io e tra i libri di cui mi dovevo giustificare, oltre al libro di Calò, c'è anche "Sulla pelle" (Gillian Flynn - Piemme Editore). Autrice controversa la Flynn, sembra quasi una via di mezzo fra Scarlett Thomas e Dan Brown. Ma chi è Scarlett Thomas? Ecco, molti non la conoscono ma, in questo blog, ci sono le recensioni di due dei suoi libri Che fine ha fatto mister Y e L'isola dei segreti (ne ho un terzo che devo leggere da una vita che si chiama "Il nostro tragico universo" e prima o poi lo farò) : Scarlett Thomas è un'insegnante di scrittura creativa. Diciamocelo è dannatamente brava a costruire le trame intricate ma non azzecca un finale manco per sbaglio! E' più forte di lei. L'isola dei segreti, se volete iniziare a leggerla, lasciatelo perdere ma "Che fine ha fatto Mister Y" è un vero spettacolo di libro, tranne il finale, ma poco ci importa perché, per quanto insulso possa essere, difficilmente ci rovinerà il piacere di tutto il resto. Dan Brown suppongo che lo conoscano tutti, pure i sassi, l'ho letto ma non l'ho mai recensito: per fare una recensione di Brown occorre avere un sacco di riferimenti, che all'epoca avevo ma poi dovrei aggiungere in fondo al post una bibliografia delle dimensioni di un volume della Treccani, per cui accontentatevi di non averle. Ora, la Flynn, in questo spazio è presente per l'oramai famoso "L'amore bugiardo", che per molti è prevedibilissimo e molto scontato e per me in fondo non è poi così male. L'effetto specchio non è dispiaciuto ma ha un finale pessimo uno di quelli da dire "Beh? A Gillian (sono romana almeno questa passatemela!) che ti si scuoceva la pasta messa a bollire per il pranzo? Ma che è così che si termina tutta questa architettura?".
Ecco, si dice che pure questo sia costruito nello stesso modo, non so che dirvi almeno finché non lo leggo e una prova di lettura per 2,75€ si può ben fare!
Altro libro di cui ho dovuto dar credito è :"Un amore degli anni '20" (Simona Caltabellotta - Ponte alle grazie) La prima cosa che mi ha colpito è la copertina - anche se lei sembra essere leggermente strabica-, bella da impazzire come tutte le copertine Ponte alle Grazie. Poi c'era la sinossi che ad un certo punto riportava: "È la storia di Giulio Parise e Sibilla Aleramo e della Roma degli anni Venti, di un amore grande e strano che sfida le convenzioni e l'oblio, e di un drappello di uomini che, insieme a Giulio, crede fermamente in una antica e magica Sapienza pagana alle origini della civiltà italica e dell'intera cultura occidentale". Lei scrittrice di cui ricordo un solo titolo "Amo dunque sono" che oggi è pubblicato da Feltrinelli credo e che, visto l'esperienza con Ford, cercherò in qualche altra edizione magari vecchia vecchissima più in là. Lui, Giulio Parise, è stato un insegnante ed esoterista italiano dice Wikipedia e questo caso dove esoterismo e letteratura si incontrano mi intriga non poco. Quindi non potevo non prenderlo!
A quel punto a Librangolo Acuto dovevo giustificare il perchè avevo comprato "L'odore della polvere da sparo" (Attilio Coco - Spartaco Editore) e quello che ho detto a lei e che dico anche a voi è che è uno Spartaco Edizioni e che dopo la rivelazione di Maggie Gee non si può lasciare lì, oltretutto usato (che il diavolo ti porti, tu che te lo sei rivenduto e che manco lo hai aperto! Ma grazie per averlo fatto...). E' una storia contorta che inizia a Potenza e finisce a Torino; da un lato c'è un giovane studente che diventerà attore e dall'altro uno scrittore che raccoglie la sua esperienza. In mezzo il fascismo, la fame, la guerra e anche le ossessioni post belliche di chi ha vissuto la fine della guerra. Dalla descrizione sembra essere un tomo da 1500 pagine e invece ne conta solo 270.
Finito l'outing, mi è capitato di andare a Frascati per incontrare un'amica. Avevamo intenzione di fare un giro e visto che l'appuntamento era presso una libreria e io ero, guarda caso (davvero eh? non l'ho mica programmato, giuro!), in forte anticipo sono andata a vedere che aria tirava alla Libreria Cavour, che è, tra parentesi, l'unica di quelle di mia conoscenza che acquista e rivende gli Adelphi difettati. Ma posso lasciarli lì, povere anime di carta? E infatti non l'ho fatto! Un libro difettato me lo sono preso ed è "La Rovina di Kash" (Roberto Calasso - Edizioni Adelphi). Dicono di questo libro che sia il più contorto e complicato fra quelli scritti da Calasso e che, per questo, sia anche il più bello. Contorto è contorto, ne ho letto 5 pagine e poi mi sono detta:"Questo lo devo leggere seduta e con impegno altrimenti mi perdo!" però, questa introduzione in un mondo che sta già andando avanti da solo, è veramente di gran fascino. Ti sembra di aver perso qualche pagina o un capitolo e invece no, inizia mentre gli altri sono già in tutt'altre faccende affaccendati e quindi non ti rimane che sederti e gustarti il racconto.
Poi invece ho preso un libro nuovo, ovvero "Margherita Sarfatti. La regina nell'arte dell'Italia Fascista" (Rachele Ferrario - Mondadori Editore), e, qui, invece ho un signor "perché": all'inizio del libro o un uno dei commenti non ricordo - e il libro sta sotto una traballante pila -, c'è scritto una cosa del tipo "Margherita Sarfatti non era solo l'amante di Benito Mussolini", "No, infatti, ne ha creato il mito!" è stato il mio pensiero. Per chi mi segue da tempo, sa che in passato - e nello specifico in un periodo molto particolare della mia vita-, ho letto due libri "Mussolini censore" - Giulio Bonsaver Laterza Edizioni -(ingiustamente trascurato dal pubblico perché nelle classifiche Laterza dei più venduti stava sempre in basso) e Siamo spiacenti. Controstoria della letteratura italiana attraverso i rifiuti - Giancarlo Ferretti, Bruno Mondadori Editori che si contendono il primo posto dei saggi letti solo con il Gadda di Pedullà. Ecco, della Sarfatti, Bonsaver ne parla tanto in funzione del suo rapporto con Mussolini (Ferretti ha un solo capitolo mi sembra dedicato ai rifiuti sotto il periodo fascista) e descrive così bene il suo impegno e i risultati raggiunti per il suo "uomo" che mi ha persino convinta a comprare una copia di "Dux". "Dux" è il libro che ha creato Mussolini come il duce e che, indirettamente, ancora noi oggi ne riviviamo il disegno orchestrato come fosse reale. Come dice Bonsaver, Mussolini aveva capito che la grandezza e la potenza potevano essere creati a tavolino con l'utilizzo dei media ma non era così sveglio e preparato per poterli utilizzare. Margherita era sposata con un altro uomo e già prima di conoscere il duce frequentava il mondo culturale. Quando si innamorò di lui era ancora ebrea, si convertì dieci anni prima delle leggi razziali del '38, ma questo non la salvò e nemmeno il fatto di aver scritto decine di articoli che poi lui firmava come fossero suoi e aver pubblicato in Inghilterra il libro che ha reso Mussolini il Duce coronando il suo sogno di potenza. Margherita nel '38 uscì di scena emigrando in America Latina da dove rientrerà a guerra finita e finirà di vivere la sua vita in maniera estremamente defilata. Ora vi chiedo, voi lo avreste lasciato lì? Ecco, giusto! Nemmeno io l'ho fatto!
"I cavalieri del Nord" (Matteo Strukul - Multplayer Edizioni) invece è un acquisto che ho fatto per colpa della mia insana abitudine di guardarmi i wrap-up dei vari vlogger. Lo so che ve lo state chiedendo che cos'è un wrap-up... è la lista dei libri letti, contenti? Ora, di Matteo Strukul se ne parla "in tutti i luoghi e in tutti i laghi" all'incirca da settembre. Tutti sono entusiasti e in più l'autore, che sembra un po' - perdonami Matteo se passi di qui- una via di mezzo fra un folletto e il protagonista di una storia steampunk, è simpatico e allora mi sono detta che alla fine dovevo leggerlo. E visto che sembra che chiunque lo compri non abbia intenzione di cederlo, l'ho preso nuovo. Dopo averlo ordinato ho indagato un po' e dagli amici di FB ho scoperto che Strukul non è proprio uno degli ultimi arrivati, ha pubblicato con E/O e anche parecchi libri. Ora si è dato al fantasy, vedremo come va a finire. Lo devo a chi lo ha messo in lista desideri :D
Che per caso ve l'ho detto che sono entrata in fissa con Collins? No? Ah si! Ecco usciva "Armadale" (Wilkie Collins - Fazi Editore) e io avevo appena finito "La donna in bianco". Sono stata da Chiara Calò alla Libreria Ubik di Monterotondo e non ce l'ho fatta, me lo hanno messo lì davanti all'ingresso... sono certa di non aver avuto le traveggole se vi dico che sventolava la copertina salutandomi. Non ce l'ho fatta ad aspettare e l'ho preso e iniziato quasi subito, e ne riparleremo a Febbraio. Per i patiti della progressione storica dei libri, "La donna in bianco" non è il primo libro di Collins e, in mezzo fra questo libro e Armadale, c'è un altro romanzo che si chiama "Senza Nome" anche quello pubblicato da Fazi.
"Neve, cane, piede" (Claudio Morandini- Edizioni Exòrma) cosa dirvi di più di quello che ho già scritto? Null'altro. Bello, bello, bello. Ben scritto, con il giusto ritmo, con tanto cuore e che ti lascia il magone. Uno di quegli scrittori da cui volentieri di fai strapazzare nell'intimo perché lo fa con stile e con sentimento. Un libro veramente da leggere e anche da rileggere.
Quindi arriviamo a "Ventuno" (Simone Delos - Edizioni La Gru) e, in questo caso, parliamo di racconti, 21. Ha una sinossi che mi ha fatto venire la pelle d'oca: "Questo libro racconta ventuno storie di persone che come le cartilagini subiscono pressioni che nessun organo sopporterebbe. Alcune di queste persone, sì. Altre no, ma in un momento della vita possono riuscirci.". Non saprei dirvi di più lo devo leggere e questo è l'esordio di Simone quindi ne riparleremo in recensione.
"Omofollia" (Mattia Cesari - Rizzoli Editore) Oh! E qui mi sono trovata una proposta che mi ha lasciato un po' così: O.O
Dopo questa profondità non poteva non arrivare un saggetto, poche pagine, ma ben costruite. Si parte dall'assunto che io condivido e che probabilmente anche Roger Chartier avrebbe apprezzato. Un libro è un insieme di forze che collaborano e tra queste c'è anche la potenzialità del lettore di interpretare lo scritto nel momento in cui lo legge. A questo si aggiungono tutta una serie di declinazioni sull'interpretazione data dall'esperienza del lettore che prende in considerazione quelle che sono le evidenze del testo le analizza e, se le condivide, le fa sue. Lettura interessante quella de "L'etica del lettore" (Ezio Raimondi- Edizioni Il Mulino) ma non dice nulla di nuovo, magari argomenta cose cui ero arrivata da sola. Diciamo che è un buon spunto su cui riflettere.
E siamo arrivato all'ultimo libro che è stato peraltro il primo letto quest'anno ovvero "Regina rossa" ( Victoria Aveyard- Mondadori Editore). Il battage pubblicitario americano, non lasciava ben sperare, praticamente ne parlavano tutti e però pochi sapevano che c'era scritto dentro. E' uscito relativamente di recente nel 2015 e io l'avevo lì da Novembre. Non è poi così malvagio come pensavo all'inizio ma rimangono dei lati oscuri che secondo me, Victoria, ci avrebbe potuto benissimo risparmiare. Il prequel di novelle me lo lascio per dopo e invece sono in attesa del 9 Febbraio quando mi verrà inviata la copia, in inglese, di cui credo di aver letto il primo capitolo in giro; "credo" perché con i siti americani non si capisce mai che stanno anticipando, so solo che su questo treno ci stiamo da un po'...e siamo pure fermi, ma non scendiamo perché impegnati ad ascoltare quelli che vogliono fare fuori Cal (il principe non vi posso di altro altrimenti faccio spoiler) e Mare che ha le sensazioni (tutta n'a sensazione sta ragazza...). Insomma Victoria non promette nulla di buono, magari mi stupisce chissà!
Se siete arrivati fin qua, siete proprio impavidi miei cari! Lo so che mi sono dilungata tanto. Ma consolatevi questa rottura vi capita una volta al mese e avete un mese per leggerla, non è fantastico? :D No, lo so... mea culpa... vado a leggere, altrimenti il mese prossimo non avrò nulla da dirvi!
Buone letture,
Simona Scravaglieri
Ma quanto ci è piaciuto Gennaio? Tantissimo! Mi sono quasi auto-licenziata - questo perché io sono al contempo il peggior capo che potessi avere e una risorsa ribelle che nessuno vorrebbe gestire - ma poi, alla fine, ho avuto ragione con me stessa e, mandando all'aria "La Lista", ho avuto l'opportunità di leggermi finalmente "La donna in bianco" e ora amo alla follia Wilkie Collins. Il problema del "La Lista" è che è molto rigida e comprende libri che ho da un sacco di tempo, le segnalazioni delle case editrici e degli autori. Io mi impegno per arrivare a leggere tutto ma ogni tanto è veramente difficile; delle volte non è il momento giusto per quel libro e delle altre ti capitano in lista tutti mattoni, che magari non lo sono in lunghezza di pagine ma come contenuti e senti il bisogno di svagarti ma "La Lista" sta lì a ricordarti che devi leggere! Per cui, la seconda settimana di Gennaio, facendo finta di nulla con me stessa, ho ravanato fra i libri urgentissimi della scrivania e nella parte bassa di una delle pile - e sono reali pile eh!! -, ho trovato questo libro di Collins che avevo comprato ad Agosto, mentre leggevo Hornby (Una vita da lettore, Guanda Editore ). Lo dico sinceramente: io non mi aspettavo che fosse così scorrevole e intricato e nemmeno immaginavo che alla metà dell'ottocento ci fosse gente che pensasse a soluzioni che io vedo ancora adottare nei polizieschi contemporanei. Ora sono entrata in questo girone infernale per il quale voglio leggere altro di questo autore, come infatti sto facendo con l'ultima uscita di Fazi Editore "Armadale", e proseguire con la rilettura di qualche lavoro dickensiano che ho a casa. Visto che Hornby ha avuto ragione su Collins perché non rileggere anche Dickens con il suo punto di vista? Chi sono io per oppormi in ciò? Tranquilli, quest'anno non parleremo solo di questo... ma mi limiterò a rompervi le scatole solo una volta al mese, contenti?
Detto ciò, il BCK (Book Club Klamm) si è nuovamente riunito verso la fine del mese con una lauta cena e un sacco di libri da sbirciare. "Book Club e lauta cena? Ho letto bene?" Sì, avete letto bene, noi si parla di libri mangiando! Era iniziata con io e Irene di Librangolo Acuto che avevamo pensato di portare qualcosa per stuzzicare visto che l'appuntamento è alle 19:00, ma già dal secondo incontro ci siamo sbizzarrite. Poi @MariadiCuonzo ha deciso di portare qualcosina anche lei, poi si è aggiunto qualcun altro. Insomma alla fine si mangia dall'antipasto al dolce! Dopotutto non si dice che a stomaco pieno si ragiona meglio? Ecco, a Ford non è bastato che fossimo a stomaco pieno, almeno per me, che l'ho bocciato. "Rock springs" non è stata una bella esperienza di lettura perché alla fine del libro non ti rimane praticamente nulla. Sono quadri di una provincia americana dove si vivono vite disastrate e la descrizione dei vari eventi rimane estremamente superficiale. Per quanto mi riguarda solo "Figli" era meglio degli altri. Poi l'edizione Feltrinelli economica non ha aiutato, tutto scritto piccolo con i caratteri nerissimi; alla fine mi sono ritrovata a leggere questo libro con gli occhiali. A Maria invece è piaciuto come è stato promosso con riserva, perché non l'hanno ultimato, da tutti gli altri mentre Diego ha elegantemente passato la palla dicendo che non gli interessava leggerlo. Ci è stato detto, da lettori che non sono del gruppo, che se dovevamo iniziare con Ford forse, questo, non era il libro giusto. Concordo, ma per ora, io direi che la mia prossima prova con questo autore non avverrà tanto presto. Detto questo, dopo lunga e dibattuta votazione, dove per poco non ci siamo lanciati i libri (forse c'erano troppi zuccheri nelle cose da mangiare!), è stato deciso a maggioranza che il prossimo titolo da leggere sarà: "La svastica sul sole" di Philip K. Dick.
Pertanto vi confermo che il BCK si riunirà nuovamente il 28 Febbraio alle ore 19:00. Qualora voleste venire le porte sono aperte, anche se non avete letto il libro e siete curiosi di sapere come si svolge la serata.
E' anche partita la sfida di cui vi parlavo nel resoconto mensile di Dicembre: allo stato di fatto dei otto libri letti solo due sono del 2016. Stiamo faticosamente rincorrendo Pino Sabatelli de I fiori del peggio, che è fortemente orientato al risultato e quindi tocca organizzarsi. E' vero che, comunque, la percentuale si calcola sul totale dei libri letti, ma l'ansia si fa sentire già ora!
Ora, smarcate le questioni personali del mese, passiamo a quello che è arrivato in casa - come non avessi nulla da leggere! -, e quello che invece ho letto!
Una delle grandi sconfitte del 2015 è non essere riuscita a raccapezzarmi con la lettura de "Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet"; non è un libro pesante ha solo tanti protagonisti ed è un po' lungo. Quindi per poterti acclimatare ci vuole un po' e ogni tanto ti ritrovi a dover tornare indietro e, quindi, leggerlo in Pdf è veramente impraticabile per me. Pertanto dopo averlo regalato, ho deciso di regalarmene una copia, per poter finalmente finire di leggere in tranquillità in maniera tradizionale. Che poi è di Gennaio la notizia ribattuta da "La Repubblica" che i libri cartacei stanno riguadagnando posizioni sul digitale? Non è che hanno fatto una scoperta epocale, basta guardare l'andamento dei trend dei lettori americani per capire che la tendenza si sarebbe invertita anche qui! Chiaramente avevo aperto il carrello di Libraccio e che fai? Non dai un'occhiata agli ultimi arrivi all'usato? E l'occhiata gliel'ho data eccome! Alla fine mi sono accaparrata, finalmente dopo un sacco di tempo che lo cercavo, "Un anno con Sallinger" (Piero Calò -Neri Pozza Editore). Di questo libro ne hanno parlato in tanti e io ero curiosa. Devo ammettere che quando ho letto svogliatamente la sinossi, nel punto in cui fa riferimento all'agenzia che è uno stile di vita, il mio pensiero è volato a "Il diavolo veste Prada" che non ho letto ma di cui ho visto il film. Ma la storia è interessante: la segretaria di questa agenzia che rappresenta scrittori viene incaricata di fare un lavoro con Sallinger e ne nasce una storia d'amore. Non mi chiedete troppi dettagli perché, in questo caso, il fatto che mi ricordi poco della trama, mi aiuta ad non avere ne pregiudizi e nemmeno attese. Anche perché quando mi attendo un certo risultato alla fine mi ritrovo con in mano una sòla e per cui basta attese!
Ora, immaginatevi la scena: apro Facebook guardo in bacheca e vedo passare un post di Irene, eravamo agli inizi di Gennaio, e lì già faceva il mea culpa sugli acquisti già fatti dicendo che, siccome nessuno le aveva regalato libri, lei aveva dovuto rimediare. E' stato un attimo e ho fatto outing anche io e tra i libri di cui mi dovevo giustificare, oltre al libro di Calò, c'è anche "Sulla pelle" (Gillian Flynn - Piemme Editore). Autrice controversa la Flynn, sembra quasi una via di mezzo fra Scarlett Thomas e Dan Brown. Ma chi è Scarlett Thomas? Ecco, molti non la conoscono ma, in questo blog, ci sono le recensioni di due dei suoi libri Che fine ha fatto mister Y e L'isola dei segreti (ne ho un terzo che devo leggere da una vita che si chiama "Il nostro tragico universo" e prima o poi lo farò) : Scarlett Thomas è un'insegnante di scrittura creativa. Diciamocelo è dannatamente brava a costruire le trame intricate ma non azzecca un finale manco per sbaglio! E' più forte di lei. L'isola dei segreti, se volete iniziare a leggerla, lasciatelo perdere ma "Che fine ha fatto Mister Y" è un vero spettacolo di libro, tranne il finale, ma poco ci importa perché, per quanto insulso possa essere, difficilmente ci rovinerà il piacere di tutto il resto. Dan Brown suppongo che lo conoscano tutti, pure i sassi, l'ho letto ma non l'ho mai recensito: per fare una recensione di Brown occorre avere un sacco di riferimenti, che all'epoca avevo ma poi dovrei aggiungere in fondo al post una bibliografia delle dimensioni di un volume della Treccani, per cui accontentatevi di non averle. Ora, la Flynn, in questo spazio è presente per l'oramai famoso "L'amore bugiardo", che per molti è prevedibilissimo e molto scontato e per me in fondo non è poi così male. L'effetto specchio non è dispiaciuto ma ha un finale pessimo uno di quelli da dire "Beh? A Gillian (sono romana almeno questa passatemela!) che ti si scuoceva la pasta messa a bollire per il pranzo? Ma che è così che si termina tutta questa architettura?".
Ecco, si dice che pure questo sia costruito nello stesso modo, non so che dirvi almeno finché non lo leggo e una prova di lettura per 2,75€ si può ben fare!
Altro libro di cui ho dovuto dar credito è :"Un amore degli anni '20" (Simona Caltabellotta - Ponte alle grazie) La prima cosa che mi ha colpito è la copertina - anche se lei sembra essere leggermente strabica-, bella da impazzire come tutte le copertine Ponte alle Grazie. Poi c'era la sinossi che ad un certo punto riportava: "È la storia di Giulio Parise e Sibilla Aleramo e della Roma degli anni Venti, di un amore grande e strano che sfida le convenzioni e l'oblio, e di un drappello di uomini che, insieme a Giulio, crede fermamente in una antica e magica Sapienza pagana alle origini della civiltà italica e dell'intera cultura occidentale". Lei scrittrice di cui ricordo un solo titolo "Amo dunque sono" che oggi è pubblicato da Feltrinelli credo e che, visto l'esperienza con Ford, cercherò in qualche altra edizione magari vecchia vecchissima più in là. Lui, Giulio Parise, è stato un insegnante ed esoterista italiano dice Wikipedia e questo caso dove esoterismo e letteratura si incontrano mi intriga non poco. Quindi non potevo non prenderlo!
A quel punto a Librangolo Acuto dovevo giustificare il perchè avevo comprato "L'odore della polvere da sparo" (Attilio Coco - Spartaco Editore) e quello che ho detto a lei e che dico anche a voi è che è uno Spartaco Edizioni e che dopo la rivelazione di Maggie Gee non si può lasciare lì, oltretutto usato (che il diavolo ti porti, tu che te lo sei rivenduto e che manco lo hai aperto! Ma grazie per averlo fatto...). E' una storia contorta che inizia a Potenza e finisce a Torino; da un lato c'è un giovane studente che diventerà attore e dall'altro uno scrittore che raccoglie la sua esperienza. In mezzo il fascismo, la fame, la guerra e anche le ossessioni post belliche di chi ha vissuto la fine della guerra. Dalla descrizione sembra essere un tomo da 1500 pagine e invece ne conta solo 270.
Finito l'outing, mi è capitato di andare a Frascati per incontrare un'amica. Avevamo intenzione di fare un giro e visto che l'appuntamento era presso una libreria e io ero, guarda caso (davvero eh? non l'ho mica programmato, giuro!), in forte anticipo sono andata a vedere che aria tirava alla Libreria Cavour, che è, tra parentesi, l'unica di quelle di mia conoscenza che acquista e rivende gli Adelphi difettati. Ma posso lasciarli lì, povere anime di carta? E infatti non l'ho fatto! Un libro difettato me lo sono preso ed è "La Rovina di Kash" (Roberto Calasso - Edizioni Adelphi). Dicono di questo libro che sia il più contorto e complicato fra quelli scritti da Calasso e che, per questo, sia anche il più bello. Contorto è contorto, ne ho letto 5 pagine e poi mi sono detta:"Questo lo devo leggere seduta e con impegno altrimenti mi perdo!" però, questa introduzione in un mondo che sta già andando avanti da solo, è veramente di gran fascino. Ti sembra di aver perso qualche pagina o un capitolo e invece no, inizia mentre gli altri sono già in tutt'altre faccende affaccendati e quindi non ti rimane che sederti e gustarti il racconto.
Poi invece ho preso un libro nuovo, ovvero "Margherita Sarfatti. La regina nell'arte dell'Italia Fascista" (Rachele Ferrario - Mondadori Editore), e, qui, invece ho un signor "perché": all'inizio del libro o un uno dei commenti non ricordo - e il libro sta sotto una traballante pila -, c'è scritto una cosa del tipo "Margherita Sarfatti non era solo l'amante di Benito Mussolini", "No, infatti, ne ha creato il mito!" è stato il mio pensiero. Per chi mi segue da tempo, sa che in passato - e nello specifico in un periodo molto particolare della mia vita-, ho letto due libri "Mussolini censore" - Giulio Bonsaver Laterza Edizioni -(ingiustamente trascurato dal pubblico perché nelle classifiche Laterza dei più venduti stava sempre in basso) e Siamo spiacenti. Controstoria della letteratura italiana attraverso i rifiuti - Giancarlo Ferretti, Bruno Mondadori Editori che si contendono il primo posto dei saggi letti solo con il Gadda di Pedullà. Ecco, della Sarfatti, Bonsaver ne parla tanto in funzione del suo rapporto con Mussolini (Ferretti ha un solo capitolo mi sembra dedicato ai rifiuti sotto il periodo fascista) e descrive così bene il suo impegno e i risultati raggiunti per il suo "uomo" che mi ha persino convinta a comprare una copia di "Dux". "Dux" è il libro che ha creato Mussolini come il duce e che, indirettamente, ancora noi oggi ne riviviamo il disegno orchestrato come fosse reale. Come dice Bonsaver, Mussolini aveva capito che la grandezza e la potenza potevano essere creati a tavolino con l'utilizzo dei media ma non era così sveglio e preparato per poterli utilizzare. Margherita era sposata con un altro uomo e già prima di conoscere il duce frequentava il mondo culturale. Quando si innamorò di lui era ancora ebrea, si convertì dieci anni prima delle leggi razziali del '38, ma questo non la salvò e nemmeno il fatto di aver scritto decine di articoli che poi lui firmava come fossero suoi e aver pubblicato in Inghilterra il libro che ha reso Mussolini il Duce coronando il suo sogno di potenza. Margherita nel '38 uscì di scena emigrando in America Latina da dove rientrerà a guerra finita e finirà di vivere la sua vita in maniera estremamente defilata. Ora vi chiedo, voi lo avreste lasciato lì? Ecco, giusto! Nemmeno io l'ho fatto!
"I cavalieri del Nord" (Matteo Strukul - Multplayer Edizioni) invece è un acquisto che ho fatto per colpa della mia insana abitudine di guardarmi i wrap-up dei vari vlogger. Lo so che ve lo state chiedendo che cos'è un wrap-up... è la lista dei libri letti, contenti? Ora, di Matteo Strukul se ne parla "in tutti i luoghi e in tutti i laghi" all'incirca da settembre. Tutti sono entusiasti e in più l'autore, che sembra un po' - perdonami Matteo se passi di qui- una via di mezzo fra un folletto e il protagonista di una storia steampunk, è simpatico e allora mi sono detta che alla fine dovevo leggerlo. E visto che sembra che chiunque lo compri non abbia intenzione di cederlo, l'ho preso nuovo. Dopo averlo ordinato ho indagato un po' e dagli amici di FB ho scoperto che Strukul non è proprio uno degli ultimi arrivati, ha pubblicato con E/O e anche parecchi libri. Ora si è dato al fantasy, vedremo come va a finire. Lo devo a chi lo ha messo in lista desideri :D
Che per caso ve l'ho detto che sono entrata in fissa con Collins? No? Ah si! Ecco usciva "Armadale" (Wilkie Collins - Fazi Editore) e io avevo appena finito "La donna in bianco". Sono stata da Chiara Calò alla Libreria Ubik di Monterotondo e non ce l'ho fatta, me lo hanno messo lì davanti all'ingresso... sono certa di non aver avuto le traveggole se vi dico che sventolava la copertina salutandomi. Non ce l'ho fatta ad aspettare e l'ho preso e iniziato quasi subito, e ne riparleremo a Febbraio. Per i patiti della progressione storica dei libri, "La donna in bianco" non è il primo libro di Collins e, in mezzo fra questo libro e Armadale, c'è un altro romanzo che si chiama "Senza Nome" anche quello pubblicato da Fazi.
"Neve, cane, piede" (Claudio Morandini- Edizioni Exòrma) cosa dirvi di più di quello che ho già scritto? Null'altro. Bello, bello, bello. Ben scritto, con il giusto ritmo, con tanto cuore e che ti lascia il magone. Uno di quegli scrittori da cui volentieri di fai strapazzare nell'intimo perché lo fa con stile e con sentimento. Un libro veramente da leggere e anche da rileggere.
Quindi arriviamo a "Ventuno" (Simone Delos - Edizioni La Gru) e, in questo caso, parliamo di racconti, 21. Ha una sinossi che mi ha fatto venire la pelle d'oca: "Questo libro racconta ventuno storie di persone che come le cartilagini subiscono pressioni che nessun organo sopporterebbe. Alcune di queste persone, sì. Altre no, ma in un momento della vita possono riuscirci.". Non saprei dirvi di più lo devo leggere e questo è l'esordio di Simone quindi ne riparleremo in recensione.
"Omofollia" (Mattia Cesari - Rizzoli Editore) Oh! E qui mi sono trovata una proposta che mi ha lasciato un po' così: O.O
Non è un genere che leggo solitamente ma , la storia di Mattia, ha catturato la mia attenzione . Mattia Cesari, che manco io conoscevo, è un vlogger che un giorno ha deciso di fare "outing" su Youtube. Ora, dopo aver letto la storia di Gabardini, confesso di essere interessata, anche se non in modo morboso, a quello che è successo dopo. Ecco Mattia è un "dopo" anche se, non credo, strettamente legato alla storia di Carlo che scelse di scrivere una lettera a Repubblica dopo che Simone, un giovane romano, si era buttato dalla finestra perché non riusciva a parlarne con i suoi della sua omosessualità. Mattia ha trovato in rete un'altro tipo di accoglienza e da quello che ho visto in uno dei video superstiti - sul suo canale non c'è più nulla-, ha deciso di raccontare la sua storia un bel giorno in un video. A questi sono seguiti quelli degli amici che hanno fatto outing e che hanno cominciato anche a scherzare sulle manie che contraddistinguono chi non conosce questo mondo: c'era per esempio un video sulle domande che ti fanno quando dici che sei gay. Devo ammettere che sono un po' scettica, visto che Mattia ha 17 anni, ma non mi rifiuto di leggerlo proprio perché se è riuscito a raccontarsi e a riscuotere consensi sul Tubo forse ci riesce anche in un libro. Chissà.
E veniamo alle letture di Gennaio! Eh sì, non si vive di soli acquisti librari, ma anche di letture, tra cui "Rock Spring" (Richard Ford - Feltrinelli Editore) che come vi ho detto non mi è piaciuto e "Neve, cane, piede" (Claudio Morandini- Edizioni Exòrma) che invece ho amato. Il classico del mese "La signora in bianco" (Wilkie Collins - Fazi Editore) che è veramente accattivante si deve battere con un altro classico, stavolta lo scrittore perché non avevo idea che avesse scritto questo genere diracconti, che è "Il vampiro" (Luigi Capuana- editore non pervenuto). Come editore non pervenuto? Già vi sento! Non sono riuscita a stabilire che editore sia, la copertina che aveva corrisponde ad una edizione americana. Ho scaricato questo libro su un'app, che ho da una vita e che raramente utilizzo perché ci faccio un po' a cazzotti, che si chiama MegaUpload ed è collegata con tutte le biblioteche digitali libere del mondo. In particolare questo libro l'ho scaricato dalla sezione italiana dei libri della Project Gutemberg che vi linko perché è anche su internet.
Io Capuana lo odio e lo amo: ci sono alcuni suoi scritti che adoro per questa sua capacità di rendere i dialoghi reali, botta e risposta che ti fanno visualizzare una scena come avessi davanti due attori che stanno recitando. Per contro la parte descrittiva invece la trovo molto spesso noiosa. Però, quando ho visto questo libro, non sono riuscita a non prenderlo. Sono circa 32 pagine di dialoghi serrati suddivisi in due storie. La prima che da il titolo alla raccolta è veramente geniale. Ne riparleremo in recensione ma ,se vi capita di trovarlo o di cercarlo direttamente sull'app, credo che rimarrete piacevolmente stupiti come me.
Non c'è un errore per quanto riguarda Twain è un libro che ho letto e lo cito per il computo dei libri letti ma, per la questione del Blogger Etico della campagna "Se non paghi sei fuori" (basta cliccare sull'immagine in fondo a destra per sapere di che si tratta), non posso far altro che dire che è un libro di Twain la cui recensione uscirà quando l'editore avrà regolarizzato la sua posizione verso i suoi collaboratori.
Proseguiamo con un altro libro bellobellobello - sembra che ho fatto l'abbonamento a Exòrma, vero?- in effetti anche questo era in lista per Febbraio poi Barbara di Librinvaligia mi ha detto che lo avrebbe iniziato e così mi sono accodata. Io non immaginavo che potesse essere così interessante anche perché di Stevenson ricordavo veramente poco e non sapevo che avesse scritto un libro sulle Cévennes, ma, il bravissimo Franza , ha ovviato nel suo libro a questa mia mancanza affiancando le sue impressioni di viaggio con quelle di Stevenson. Non è un viaggio intimistico come pensavo io, ma molto di più. Ad un certo punto Franza cita Baudelaire:
Qui secondo me si riassume quello che è questo libro. E' partire e basta. Se non punti all'obiettivo della fine del viaggio, ogni cosa ti sembra diversa e hai lo spirito di approfondire. In fondo Franza è un po' come Stevenson in questo viaggio. Il secondo parte per riflettere e vedere se il suo amore è davvero così grande, mentre il primo parte per riscoprire un amore letterario con cui condividere e condividere un viaggio. E' un libro molto intenso, piccolo, ma decisamente imperdibile. Il libro era "In cammino con Stevenson. Viaggio nelle Cévennes" (Tino Franza - Edizioni Exòrma)
E siamo arrivato all'ultimo libro che è stato peraltro il primo letto quest'anno ovvero "Regina rossa" ( Victoria Aveyard- Mondadori Editore). Il battage pubblicitario americano, non lasciava ben sperare, praticamente ne parlavano tutti e però pochi sapevano che c'era scritto dentro. E' uscito relativamente di recente nel 2015 e io l'avevo lì da Novembre. Non è poi così malvagio come pensavo all'inizio ma rimangono dei lati oscuri che secondo me, Victoria, ci avrebbe potuto benissimo risparmiare. Il prequel di novelle me lo lascio per dopo e invece sono in attesa del 9 Febbraio quando mi verrà inviata la copia, in inglese, di cui credo di aver letto il primo capitolo in giro; "credo" perché con i siti americani non si capisce mai che stanno anticipando, so solo che su questo treno ci stiamo da un po'...e siamo pure fermi, ma non scendiamo perché impegnati ad ascoltare quelli che vogliono fare fuori Cal (il principe non vi posso di altro altrimenti faccio spoiler) e Mare che ha le sensazioni (tutta n'a sensazione sta ragazza...). Insomma Victoria non promette nulla di buono, magari mi stupisce chissà!
Se siete arrivati fin qua, siete proprio impavidi miei cari! Lo so che mi sono dilungata tanto. Ma consolatevi questa rottura vi capita una volta al mese e avete un mese per leggerla, non è fantastico? :D No, lo so... mea culpa... vado a leggere, altrimenti il mese prossimo non avrò nulla da dirvi!
Buone letture,
Simona Scravaglieri
Oh! Finalmente è arrivato il mio post preferito, quello che più attendo, quello che leggo dall'inizio alla fine!Mi hai ricordato di dare un'occhiata alla lista dei libri letti dall'inizio dell'anno e... non sto facendo troppo bene i miei compiti. Oltre ad acquistare libri come un'ossessa (ma che ne so? M'è presa una smania peggio del solito), solo 3 dei 7 libri letti sono stati acquistati prima del 2016. Non ce la farò mai...
RispondiEliminaAh non saprei, direi che oramai siamo su una brutta chine ed è difficile tornare indietro. Certo la scusa dei libri usati regge ma solo fino ad un certo punto. Sicuramente la sfida ci riporterà sui binari giusti... O almeno lo spero! Sono felice che tu sia arrivata sana e salva fino alla fine del post, devo ammette che questo giro mi sono molto allungata, ma era difficile tagliare i pezzi. Mi raccomando tieni il conto dei libri della sfida perché Pino questo mese è stato più bravo di noi... Ma vinceremo mia cara... C'è la possiamo fare! Bacio, Simo
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