Fonte: Il tuo sorriso mi brucia dentro |
L'ho scritto anche in giro sui social mentre lo stavo leggendo che, se avessi dovuto dare una descrizione in poche parole questo libro, la definizione più semplice sarebbe stata "Mare maroso" e, come avevo già accennato la scorsa settimana, qui si tratta di un bel libro, appassionato, colto e scorrevole e molto sentito. Mentre lo leggevo mi è venuto in mente un altro libro che mi aveva dato simili sensazioni per il tono, definito come "gentile", che aveva accompagnato la storia ed è "Cupo tempo gentile". Anche in questo caso, per la scorrevole e appassionata scrittura di Giulia Alberico si può dire che, natura e spirito gentile, vanno a braccetto per accompagnarci nei meandri controversi che caratterizzano le sfaccettature della parola "Amore".
L'amore può essere stanco, ma anche vivace, può essere deluso e a volte ritrovato. L'amore può essere appassionato, ma anche gentile, discreto. Può essere quello fra due persone dello stesso sesso oppure no, può essere amore parentale oppure quello di una famiglia e nel più piccolo, seppure grande, nucleo può essere amore genitoriale. Nella storia di Giulia questi amori ci sono tutti, rappresentati senza la morbosità del dettaglio scabroso ma con la perizia della donna d'altri tempi capace di far vedere le emozioni senza doverle per forza etichettare. E' un romanzo costituito e costruito sulle contrapposizioni felicità e tristezza, gioia e solitudine, amicizia e amore, città e paese, donne libere e donne che, a volte, pensano solo di esserlo ma non lo sono.
Questa è la vita che vive Lea, e che in fondo viviamo tutti. Chi più e chi meno, quando si cresce l'abitudine, il rapporto fisso o il matrimonio possono costituire un limite o una continua rinascita. Ma a volerlo bisogna essere consapevoli, e quando si vive un rapporto di coppia bisogna volere tenere in piedi un rapporto in due, invece, in un momento di crisi fra Lea e Stefano, compare Marco che è così diverso dall'uomo che la nostra protagonista vive ogni giorno. L'occasione è un convegno, la scusa è una sigaretta, lo scambio di un numero e la nuova avventura è servita! Un'amicizia che si trasforma in altro, la riscoperta del trasporto, del corteggiamento, delle frasi che gli innamorati si scambiano e che solo loro sanno a che ricordo sono legate. Un linguaggio diverso che li mette al riparo dal mondo che potrebbe rompere l'incantesimo.
Ma Giulia è anche un'insegnante e una studiosa e ama la lingua che ha a disposizione per raccontare questa storia e la usa in maniera naturale. E non è naturale solo perché affine alla personalità e alla cultura dell'autrice ma anche perché la percezione del lettore non avverte il disagio di un termine inconsueto scoprendone, non solo il significato, ma anche la musicalità nell'accoppiamento con altre parole, come avviene per i due termini che danno il titolo a questa recensione "mare maroso". Alla musicalità e alla poesia nascosta in alcuni accoppiamenti virtuosi si possono accostare le dissonanze date dai caratteri dei personaggi di questa storia. Ognuno con la sua presenza ben stabilita che non lo fa sbiadire al confronto con gli altri ma che da questo rapporto trae la sua forza.
Non c'è giudizio e né condanna in questa storia, perché ogni posizione è comprensibile e non condannabile; non c'è colpa se c'è l'amore di mezzo, anche se è stato solo un affetto, nessuno dovrebbe puntare il dito sulle scelte che vengono fatte in conseguenza alle nostre azioni. Una visione della vita completamente diversa che ci viene presentata man mano che l'intreccio si svolge e ci si svela, in tutta la sua architettura, a conclusione di tutta la vicenda. Che sia Stefano, Marco o qualcun altro, Lea ad un certo punto si ritrova nelle scelte che ha fatto nel corso di un lungo anno; il suo problema improvvisamente non è sapere con chi vivere ma che tipo di vita vivere e sopratutto qual è la vita che le appartiene. Ma come tutti i percorsi evolutivi la strada è accidentata e non sempre è facile individuare quella giusta.
Un lavoro completo e disarmante nella sua profondità espressa in maniera semplice, che rendono questo libro un vero Romanzo, con tanto di maiuscola, come non mi capitava di vederne da tempo. Un libro veramente bello da leggere e da ricordare e magari anche da rileggere.
Zia Sofia? Il personaggio che mi è piaciuto di più di cui vi avevo parlato mercoledì scorso? Ecco, mica posso divi tutto! Leggetelo e scoprirete chi è!
Buone letture,
Simon Scravaglieri
Un amore sbagliato
Giulia Alberico
Sonzogno Editore, Ed. 2015
Collana "Romanzi"
Prezzo 15,00€
Fonte: LettureSconclusionate |
Letto e finito. Non mi ha convinta del tutto, e per il soggetto scelto (un amore impossibile con un omosessuale che però pianta un seme indelebile mi ha ricordato due soggetti cinematografici: "Tutto su mia madre" e "Saturno contro") e per l'eccesso di realismo (non aavrei mai voluto leggere MIUR, 730 ericaduta didattica in un romanzo d'amore), L'Alberico scrive bene, non v'è dubbio, ma alcuni personaggi mi sono sembrati di troppo o di contorno inutile (una su tutte, Ernestine).
RispondiEliminaComuqnue, se tu non me ne avessi parlato probabilmente non lo avrei mai letto. Come sai, ho maggiore feeling con gli autori defunti che con quelli viventi :)
Paola C. Sabatini