venerdì 22 giugno 2012

"Colui che ritorna", Cetta De Luca - E' tutta una questione di tempi...


Immagine resa da qui

Pare che quest'anno il mio filo conduttore sia il tempo, eppure non lo faccio apposta, non scelgo i libri appositamente per l'argomento (a meno che non siano quelli legati alle letture concatenate), ma probabilmente oggi faccio più caso a questo aspetto. In questo caso, è anche una dichiarazione chiara e distinta, ovvero il tempo è il vero protagonista di questa storia. Come detto in poche parole nella versione short di questa recensione nel [Dal libro che sto leggendo], la storia si dipana per "incastri temporali", c'e' un ieri e un oggi ben distinti. Da un lato un periodo medievale e dall'altro uno contemporaneo. Ci sono due coppie, due si sono ritrovati dopo anni di mancata frequentazione e due invece sono convinti di vivere la loro vita e di aver superato il primo fatale incontro. Ci sono due tipi di avvicinamento oggi è lei che rintraccia lui e nel passato è lui che pensa a lei. 

Ora, detta così, potrebbe sembrare che le due storie non abbiano molto in comune, e invece sono due mondi paralleli che fisicamente in comune hanno un "percorso", la via Francigena e qualche monumento sopravvissuto nel tempo, dall'altro ne hanno uno interiore, è un momento di introspezione, che permette anche al lettore non solo di capire chi sono ma anche quali siano le loro storie. Pertanto l'azione perde il suo ruolo  consueto da elemento trainante lasciandolo alla crescita interiore che arriverà a decretarne la conclusione. Sembra quasi accennare che quel che possono essere le nostre conferme, sono dovute non tanto a quanto "facciamo" bensì "in quanto siamo".  Ovvero che le scelte fatte non sono frutto di una decisione asettica, ma sono frutto della conoscenza interiore. 

In fondo non racconta  cose nuove, la questione è che, l'autrice, le affronta da un punto di vista del tutto inconsueto; i giovani del 400 non si amano, all'apparenza, e sono del tutto intenti a vivere la vita che sembra lunga e sconosciuta, mentre gli adulti che sono nella nostra contemporaneità vivono il loro incontro con quel misto di ansia e voglia di rallentare tipica di chi ha raggiunto un'età per cui non si ha voglia di sbagliare e rimettersi in gioco per una scappatella. 

E il punto focale si fissa proprio qui, quattro vite diverse per età in cui il tempo per chi lo ha vissuto già (gli adulti) sembra tornare indietro per analizzare ciò che è stato si scontra con quelle dei giovani che, invece, hanno una vita davanti e non pensano a costruire un futuro lontano, bensì sono occupati a tamponare uno vicino. Pertanto se fisicamente le storie tangono sulla Via Francigena che diventa sinonimo del lento scorrere del tempo, psicologicamente si scontrano fra chi ha più esperienza e chi sta crescendo in un continuo scontro di desiderata e di ricerca dell'ignoto amore (che vi individua non solo nell'amore carnale ma anche in affetto o conferma o sicurezza) che rimanda ad un continuo gioco di specchi. 

Questo continuo confronto disegna la trama della storia in una maniera armoniosa, non trascurando di lasciare volutamente i propri lettori sfasati dal costante cambio di tempo e allo stesso tempo desiderosi di capire quale sia la connessione fra le due storie fino al  momento finale.
Il tutto viene raccontato con uno stile scorrevole e non necessariamente impegnativo in modo da presentare un tema decisamente complicato in un modo informale. E' questo stile fresco e non autocompiaciuto che alla fine convince in maniera decisiva e tenendo conto che, come vi avevo detto in precedenza, è un'opera prima sono convinta che ci siano le basi per scrivere anche altro. 

Buone letture,
Simona


Colui che ritorna 
Sed Cetta De Luca 
Edizioni Melody Records, ed. 2011 
Prezzo 15,00€






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