Stanza vuota e chiusa, dentro un uomo e fuori un altro che lo osserva da una posizione privilegiata. Chi ha piu' potere chi sta dentro o chi sta fuori? Chi sa, chi ha il potere dell'osservazione e quindi conosce l'osservato. E se invece osservato e osservatore fossero nella stessa stanza? Sarebbe sempre l'osservatore perché avrebbe una informazione in piu' rispetto all'osservato visto che saprebbe cosa deve notare. E' questa la riflessione nella postfazione della riedizione, ennesima, degli scritti di Agatha Christie prende spunto dal saggio sulle carceri e i regimi carcerari di Focault "Sorvegliare e punire" e in particolare partendo da questa affermazione:
"Vedere, secondo Focault, equivale a sapere: colui che osserva ha la sicurezza di conoscere. Vedere equivale quindi a potere, e vedere senza essere visti equivale perciò a sapere senza rendere partecipi gli altri di questo potere."
Il paragone è calzante in particolare per questo giallo (uno dei pochi nella storia del giallo) che e' talmente perfetto da dover necessitare della confessione dell'assassino per comprendere come sia stato possibile realizzare una tale strage. La caratteristica peculiare di questo testo, in fondo, e' la piu' semplice ovvero che mancano gli investigatori sostituiti dalle vittime stesse, che sono state invitate a trascorrere un periodo di vacanza a vario titolo da il misterioso U.N. Owen (che ricorda nella pronuncia il vocabolo "unknown" che significa non conosciuto o sconosciuto), e che, al contempo, sono sia la parte della legge che indaga sui delitti e sia giudicati nelle colpe che hanno commesso.
In effetti non avevo mai pensato ad un giallo come ad una versione di rappresentazione del potere dell'informazione e della decisione e potrei anche essere sommariamente d'accordo con questa pregevole postfazione, che però pecca di consistenza nello sviluppo dell'argomentazione, soffermandosi solo al punto saliente che vi ho trascritto. "Dieci piccoli indiani" suggerisce a mio avviso di più. Suggerisce che il potere della condanna, non dovrebbe trascurare nessuno, sia chi solitamente giudica e sia chi solitamente e' dall'altra parte della barricata. Partendo da questo presupposto e scendendo a queste conclusioni potremmo aggiungere che in questo circolo vizioso anche la società rischia l'annullamento perché se e' vero che l'informazione è potere e' altresì vero che l'interpretazione di quest'ultima e' sempre oggettiva almeno nel campo del giudizio. Quindi sostanzialmente potremmo sostenere che per una società sana il giudizio deve essere inequivocabile perché' scritto a chiare lettere sulle regole/leggi cui la società stessa fa riferimento se vogliamo sopravvivere alle regole che ci imponiamo. Ma se le leggi non sono piu' interpretabili l'eccezione dovuta all'interpretazione non e' più concessa, e come spesso mi capita di pensare: qual'e' delle due versioni la migliore?
Se poi vogliamo parlare specificatamente del lavoro in questione, posso dirvi che questo e' un caposaldo della Christie, che per i cultori del genere giallo, non puo' assolutamente mancare dalla lista dei libri letti o da leggere. Ho sempre amato i gialli di questa scrittrice perchè li trovavo sempre in giro per case e perché risultavano sempre un un piacevole diversivo ma, confesso, di non esser mai riuscita a scoprire il colpevole finché non finiva il libro. Questo giallo è sempre stato un must per la tecnica di svolgimento della trama ma anche per l'elevato numero dei personaggi (di gialli con tanti personaggi non ce ne sono moltissimi e i più conosciuti sono sempre appartenenti alla stessa scrittrice).
L'ultimo consiglio che vi posso dare,senza rovinarne la lettura, e':
Dieci piccoli indiani
Aghata Christie
Mondadori Editore, ed 2002
Collana "Oscar scrittori moderni"
Prezzo 8,50€
In effetti non avevo mai pensato ad un giallo come ad una versione di rappresentazione del potere dell'informazione e della decisione e potrei anche essere sommariamente d'accordo con questa pregevole postfazione, che però pecca di consistenza nello sviluppo dell'argomentazione, soffermandosi solo al punto saliente che vi ho trascritto. "Dieci piccoli indiani" suggerisce a mio avviso di più. Suggerisce che il potere della condanna, non dovrebbe trascurare nessuno, sia chi solitamente giudica e sia chi solitamente e' dall'altra parte della barricata. Partendo da questo presupposto e scendendo a queste conclusioni potremmo aggiungere che in questo circolo vizioso anche la società rischia l'annullamento perché se e' vero che l'informazione è potere e' altresì vero che l'interpretazione di quest'ultima e' sempre oggettiva almeno nel campo del giudizio. Quindi sostanzialmente potremmo sostenere che per una società sana il giudizio deve essere inequivocabile perché' scritto a chiare lettere sulle regole/leggi cui la società stessa fa riferimento se vogliamo sopravvivere alle regole che ci imponiamo. Ma se le leggi non sono piu' interpretabili l'eccezione dovuta all'interpretazione non e' più concessa, e come spesso mi capita di pensare: qual'e' delle due versioni la migliore?
Se poi vogliamo parlare specificatamente del lavoro in questione, posso dirvi che questo e' un caposaldo della Christie, che per i cultori del genere giallo, non puo' assolutamente mancare dalla lista dei libri letti o da leggere. Ho sempre amato i gialli di questa scrittrice perchè li trovavo sempre in giro per case e perché risultavano sempre un un piacevole diversivo ma, confesso, di non esser mai riuscita a scoprire il colpevole finché non finiva il libro. Questo giallo è sempre stato un must per la tecnica di svolgimento della trama ma anche per l'elevato numero dei personaggi (di gialli con tanti personaggi non ce ne sono moltissimi e i più conosciuti sono sempre appartenenti alla stessa scrittrice).
L'ultimo consiglio che vi posso dare,senza rovinarne la lettura, e':
Attenzione a che non si rompano i vostri piccoli indiani!
Dieci piccoli indiani
Aghata Christie
Mondadori Editore, ed 2002
Collana "Oscar scrittori moderni"
Prezzo 8,50€
lo devo leggere!!:)
RispondiEliminaVale proprio la pena Giusy ;))
RispondiEliminaè un libro che va assolutamente letto! è coinvolgente e appena lo inizi ti va subito di finirlo!!!! lo consiglio. Ciaooooooo!!!!
RispondiEliminaCiao!:))) Decisamente si!!!
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