..ma forse non e' per tutti. Racchiude una appassionata riflessione sul mondo Salamov e sulla realtà che purtroppo contro ogni speranza ancora non e' come sperava Herlig. Il tema della discussione viene generato in occasione dell'intenzione della Einaudi di pubblicare "I racconti della Kolyma" e questa introduzione (rifiutata con futili scuse) che secondo me andrebbe letta dopo il libro e non prima, spiega con lucida semplicità il mondo culturale e letterario che si affaccia all'occidente per raccontare di lager comunisti.
Il concetto di base è che in Italia Salamov non ha presa perche' non c'e' identica voglia di verita' per capire che i lager comunisti sono in tutto e per tutti identici a quelli nazisti. L'unica differenza e' l'azione di sterminio, nel primo applicata con una lenta conduzione ad una morte fatta di freddo, fame stenti e lavoro massacrante e la seconda fatta di camere a gas.
Per chi ha amato Salamov, amera' anche Herling (anche lui scrittore di lager) e Sinatti (il primo traduttore italiano di Salamov) nella strenua difesa e analisi di uno scrittore da loro definito uno dei piu' grandi scrittori russi del '900.
Davvero consigliato..
Simona
Ricordare, raccontare
Conversazioni su Salamov
Gustaw Herling, Piero Sinatti
Edizioni L'ancora del mediterraneo
Collana Le gomene, 2000
Prezzo: 6,20€
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