Oggi, giornata bigia e grigia a Roma – quelle classiche giornate in cui leggere è davvero un piacere!-, parliamo di un libro davvero spassoso da leggere. Il punto è che non è un libro leggero e leggiadro, ma è scritto come se lo fosse. Così nel paradosso costante che aleggia nella Sicilia dell’ultima guerra ci troviamo catapultati in un paese inventato con un’ottima ricostruzione del periodo storico reale. Un posto semplice popolato di gente lontana da Roma eppure contaminata dalle anime dei comunisti che scappano dalle camice nere.
In questo mondo in cui persino il rifacimento della piazza può generare la confusione generale perché non c'è una statua della madonna, dipartono due storie. Quella di due amici, che partono insieme per la guerra in Africa. Uno convinto l'altro trasportato. Quello convinto, ha deciso di fare la differenza, l'altro ha ben presente l'ultima volta che non ha salutato il fratello che partiva per la guerra e che non è più tornato e decide di seguire l'amico per non fare più l'errore di "perdere" qualcuno. Sono come Don Chisciotte e Sancho Panza (e non è forse un caso visto che alcune cronache narrano che Cervantes scrisse in Sicilia il suo capolavoro). Dall'altra c'è un'altra storia: un manipolo di fuggitivi che scappano dalla guerra. Insieme agli uomini il capo del gruppo ha al seguito anche suo figlio e anche suo padre. Poi in una scena carambolante e vivida come una serie trasmessa in TV, fuoco, spari e alla fine una grotta dove rifugiarsi e contare i sopravvissuti. Luce. E' il giorno dopo e arriva con l'oro in bocca dopo la scoperta di un luogo dove trovare riparo: appare un po' come un paradiso, a due passi dall'inferno. C'è una nonnina che sembra un moderno Caronte, ovvero non traghetta ma indirizza, e un'oasi di pace capitanata da una giovane volitiva e decisa.
Il bello di questa storia è proprio in questo, parla di cose terribili, la guerra, la morte, la scomparsa dei compagni, la paura. Ma sebbene noi viviamo queste cose singolarmente nella nostra testa come capitali, se fossimo in grado di guardarci da fuori, inseriti in un contesto più grande, con una cultura che l'autore ci tiene bene a spiegare nel secondo capitolo del libro, l'insieme che ci verrebbe restituito di questo quadro credo che sarebbe molto simile a questa storia. Ma ne riparleremo in recensione.
Per oggi sono contenta di non avere solo Angela Cannucciari che legge, ma che ci sia pure suo fratello Giovanni. Insieme hanno creato un duo perfetto per dar vita ai primi due capitoli di questo libro.
Buon ascolto e buone letture,
Simona Scravaglieri
Questo pezzo è tratto da:
Lo scemo di guerra e l'eroe di cartone
Alberto Maria Tricoli
Edizioni Spartaco, ed. 2018
Collana "Dissensi"
Prezzo 10,00€
Il calendario di questa settimana di #BlogNotesMaggio per il #MaggioDeiLibri:
Lunedì Valentina e La Biblioteca di Babele
Martedì Daniela di Appunti di una lettrice
Mercoledì Simona, Angela e Giovanni a Letture Sconclusionate
Venerdì mattina con Angela Cannucciari
Lo scemo di guerra e l'eroe di cartone
Alberto Maria Tricoli
Edizioni Spartaco, ed. 2018
Collana "Dissensi"
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Domenica chiudiamo la settimana con Giada di Dada who?
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