Fonte: blog Libero.it |
... ti scrivo per augurarti buone feste. Quelle che preferisci tu, tanto non fa differenza le "giornate di fermo" sono fatte per stare insieme e ritrovarsi nei propri affetti. Non contano i regali altrui, conta quel momento, che noi ci regaliamo, per sorridere davanti ad una persona e un ricordo, perché quelle sono le cose importanti quelle che realmente ci appartengono e che nessuno ci può togliere.
Detto ciò a parte i "cenoni" e i "pranzoni", io Oscar e Joyce, passeremo buona parte di questo tempo regalatoci dall'occasione stando insieme distribuiti su divani e poltrone, avvolti nelle coperte, con il tè e le pappe a portata di zampa con un libro in mano - giallo perché come ho sempre detto non c'è niente di meglio che uccidere (nelle storie scritte) nel periodo più buono dell'anno-. Quindi, se ci cerchi, apri un libro - una bella storia per favore! - e pensaci, lo faremo anche noi!
Buon riposo e buone letture,
Simona, Oscar, Joyce
In effetti il giallo a Natale è perfetto. Io Invece proprio la mattina di Natale ho finito "I miei piccoli dispiaceri" di Miriam Toews, le cui ultime pagine, guarda il caso, sono proprio ambientate a Natale. La sera poi ero già su Camilleri e le sue "Vichinghe volanti...".
RispondiEliminaBuone future letture, Simona!
Grazie! (Arrivo tardi ma arrivo sempre!)
EliminaIo invece in questi giorni sto leggendo poco, sarà che aspettavo il 30 con ansia visto che ora finalmente posso programmare un po' di ferie - che ci volevano proprio-. Quindi ho tempo fino all'undici per rimettermi in paro con le letture aperte e non ancora finite.
Buone feste anche a te, mia cara!
Simo