lunedì 20 febbraio 2017

Diario di un mese di libri... Gennaio 2017

Fonte (Immagine di fondo): Marketing creativo
I libri a 360° gradi di Yusuke Oono

Libri comprati:

"The dome", Stephen King - Sperling&Kupfer ( usato)
"Il circolo Pickwick", Charles Dickens - Adelphi (Usato - regalo)
"Leggende del palazzo del governatore", Nathaniel Hawthorne - Marsilio (Usato)


Libri regalati

"La tua ombra sta ridendo", Gianfranco Mascia - Arkadia Editore
"I tre volti di Ecate", Vito Santoro - Edizioni Spartaco
Un libro di Emilio Paterna (regalo di mia madre)

Libri letti

"La legge e la signora", Wilkie Collins - Fazi editore 
"I nerd Salveranno il mondo", Fulvio Gatti - Las Vegas Edizioni 
"Raffles. The Amateur Cracksman", E.W. Hornung - CasaSirio Editore

Libri in lettura

"Fine turno", Stephen King - Sperling&Kupfer (Finito Febbraio)
"Sicilia terra bruciata", Vincenzo Maimone - Fratelli Frilli Editori
Un libro di Dan Simons


Cominciamo questo mese, che non è stato un granché, con una bella immagine. Stavo cercando qualcosa di bello che mi ricordasse quanto mi piace Gennaio e mi sono imbattuta nei libri a 360° di Yusuke Oono e vi invito ad andare sulla pagina linkata, sotto la foto, per vedere quanti belli siano. Non è una gran mossa per iniziare il post, ma io ne sono rimasta stregata davvero! Fattori non collaborativi è che non mi riesco ad entusiasmare di quello che leggo; non che non sia bello è solo che quella alchimia che capita con alcuni libri, questo mese non c'è stata. Se poi ci aggiungiamo che la mia vita sul raccordo si è allungata in file che mi tengono quasi due ore in mezzo al traffico il quadro e un periodo complicato in ufficio, il quadro è completo. Ok, smarcato l'attimo depressione-amica-mia, qualche fattore interessante c'è stato. 

Intanto ho scoperto che la trilogia, che io chiamo di Mr. Mercedes, si chiama effettivamente "Trilogia di Hodges" e agli inizi di febbraio sono riuscita a terminare "Fine turno" che mi è piaciuto. Un po' meno movimentato e ritmato di "Chi perde paga", ma sicuramente più di "MR. Mercedes" ha completato il quadro composto da King che, tutto sommato, non mi è dispiaciuto. Diciamo che, se stabiliamo che la parte di tensione è meno importante della vicenda, l'intreccio di vite nel mondo di Hodges è sicuramente credibile e molto ben gestito. Se con il primo eravamo di fronte a cause decisamente verosimiglianti, man mano che i libri procedono entriamo nel mondo del "possibile" ma non del "dimostrabile" che, con la conclusione finale, lascia un po' l'amaro in bocca perché non c'è una reale spiegazione del perché questo avvenga. E' soprannaturale e basta, lascia intendere l'autore. Null'altro. Ecco, questo mi perplime un po' e già vedo gli ammiratori di King, tra i miei amici, partire in quarta dicendo cose del tipo  "Forse non hai iniziato dai libri giusti" o, peggio, "non è l'autore per te, è una questione di gusti". Ecco, non fatelo,  Mi sono girata un sacco di sinossi dei libri di King, ne ha scritti un sacco, e riconosco che abbia un talento particolare per immaginare situazioni e mondi che possano creare situazioni differenti dalla massa. Mi stupisce solo che non approfitti del materiale, che immagina in maniera così geniale, fino in fondo.

Comunque finalmente mi sono concessa un titolo che anelavo da un po', ma che ho sempre messo da parte per il costo un po' proibitivo: "The dome". Il libro che ha dato vita alla serie TV, che riporta il titolo originale "Under the dome". Ho visto questa serie TV come fosse una droga, mi è piaciuta da morire perché l'idea di base era decisamente diversa dal solito. Siamo a Chester's Mill nel Maine e un bel giorno, senza alcun preavviso, la cittadina si trova separata dal mondo: una cupola trasparente è caduta dall'alto -chissà da dove e perché- isolando chi sta dentro da chi è fuori. Chi è dentro ha un ecosistema a parte: ha campi, un pezzo di mare, prati, la città. Potrebbe considerarsi "autosufficiente" se non che che tutti i mezzi di base (elettricità, comunicazioni, acqua, gas) sono tagliati di netto. Anche la cupola, sebbene permetta alla luce di entrare, ha un limite: non avendo un grande scambio con l'esterno di aria, rischia di non riuscire a far uscire gas tossici e di fare da lente d'ingrandimento per la luce in ingresso provocando incendi ma anche un'eccessiva evaporazione dell'acqua. Io l'ho trovata geniale, come anche l'inizio della serie stessa in cui, uno dei protagonisti, Barbie (soprannome) mentre scappa dalla città , dopo aver commesso un delitto, si ritrova a vedere da vicino la "calata della cupola" che divide letteralmente a metà una mucca. Alt, piano con gli animalismi facili! La trovo un'immagine d'impatto che evidenzia la separazione senza deroghe. E' un'imposizione chiara per il telespettatore. 

Comprare il libro significa vedere se King, nonostante abbia partecipato alle riprese delle varie stagioni, sia stato più coerente nel libro. Ci sono alcuni punti della sceneggiatura che non mi convincono fino in fondo e, le stagioni dopo la prima, sembrano essere fatte per accontentare più gli amanti della serie che in virtù di una vicenda non conclusa e, leggere il libro, potrebbe essere una buona occasione per verificare. A questo aggiungiamo una nota per curiosi: su Wikipedia alla voce "The dome" si trova scritto che questo libro era stato iniziato in gioventù da King e accantonato perchè non si sentiva all'altezza allora. Il titolo di quel testo era "The Cannibals"; King lo ha ripreso in mano e pubblicato nel 2009. Più che una serie di Fantascienza, come segnala wikipedia, qui è più distopia, ed è una forma di distopia diversa dal solito, ovvero quella in cui la riorganizzazione del gruppo sociale non avviene in momenti post bellici o catastrofi naturali. Qui vige una semplice separazione e gli abitanti di Chester's Mill vivono loro malgrado come fossero cavie da laboratorio. E questo soddisfa perfettamente la mia anima perrottiana per la visione dall'alto di situazioni e osservazione delle scelte delle singole pedine sul campo da gioco. 

Tra i titoli comprati figurano anche "Il circolo Pickwick" che voglio regalare ad Angela Cannucciari, alla quale si può dire che ho fatto una capa tanta con questo classico. E' un libro davvero divertente, che ho apprezzato molto più ora di quando ero ragazzina. Quello che mi urtava era il continuo introdurre personaggi e storie differenti. Il punto è che, essendo uscite settimanali, dovevano dare al lettore una storia fatta e finita e, nel frattempo, dargli informazioni sulla storia principale. Secondo me un libro che va letto sicuramente da grandi e non da ragazzini, potremmo non apprezzare fino in fondo la satira verso la politica, la giustizia, gli avvocati, la prigione e chi più ne ha più ne metta ma Dickens non solo è feroce nella sua verisimiglianza ma decisamente raffinato nel non essere diretto. Nello stesso ordine c'era anche "Leggende del palazzo del governatore", Nathaniel Hawthorne. Sono quattro racconti ambientati nello stesso palazzo regio che si trova a Boston. Il comun denominatore è un ballo che si è tenuto a palazzo in cui sono accadute cose che hanno generato 4 misteri e, ogni storia, ne chiarisce uno.

"I tre volti di Ecate", Vito Santoro. Sapevo che sarebbe arrivato ed è uno dei prossimi libri che leggerò. Con Vito ci siamo conosciuti per caso e io sono molto contenta del suo debutto, soprattutto con una casa editrice così di pregio, come è Spartaco Edizioni. E' la storia di due ladruncoli che su commissione rubano una statua. Sarebbe un solo caso di furto se non fosse che il giorno successivo accanto al piedistallo vuoto viene ritrovato un cadavere. Non è solo il mistero, il punto della storia, ma l'intricato gioco di forze che vengono schierate da un lato, quello dell'inchiesta, e dall'altro quello dei ladri.

Il libro di Emilio Paterna  invece è stato un regalo di mia madre. Il problema del fatto che non viene evidenziato il titolo dell'opera e la casa editrice è che quest'ultima non risulta essere in regola e, per le motivazioni più dettagliate che riguardano anche il libro di Simons che ho in lettura, vi rimando al post "Il lato oscuro dell'editoria..." su editoria e collaboratori non pagati.

Visto che parliamo di libri in lettura ho da finire "Sicilia terra bruciata" di Vincenzo Maimone. Non ho avuto molto tempo da dedicargli ma conto di finirlo al più presto.

Tra i finiti di Gennaio c'è l'interessantissima idea di Wilkie Collins per "La legge e la signora". Prova interessante anche se il mio amore per Miss Gwilt di Armadale non è ancora stata surclassata. E' vero, la nostra protagonista è un mix di quelle dei libri di Wilkie però è vero che la pietà, l'attenzione, la dedizione nel descriverla che ha avuto con Miss Gwilt, Collins, non l'ha avuta con nessuna delle altre. La storia è interessante perché è la prima volta che una donna dell'ottocento viene immaginata ad investigare ma Collins riesce a mitigare questo aspetto per renderlo appetibile ai lettori del tempo e accattivante alle donne. Libro di cui, invece, vi devo ancora parlare è "I nerd Salveranno il mondo"di Fulvio Gatti. Libro il libro centra il proprio obiettivo, ovvero raccontare come possa essere diventato, un movimento bistrattato come quello nerd così commerciale e diffuso. Siamo tutti nerd? In effetti no, stando a quel che si legge, siamo dipendenti da mode e franchising ma se non comprendiamo quello che c'è dietro è un po' difficile essere ciò che non si comprende. Ecco, io ho avuto bisogno di qualche spiegazione in più per riuscire a capire e a contestualizzare il fenomeno precedente.

Ho rimediato alla mia carenza della prima raccolta delle storie di Raffles con :"Raffles. The Amateur Cracksman", E.W. Hornung. E' interessante questo autore che sembra scrivere storie in maniera decisamente ingenua per il linguaggio che adotta. Se poi si va più a fondo, il ritmo e l'atmosfera sono contemporanei, come se fossero state scritte ieri e invece sono lavori della fine dell'ottocento. Raffles è l'anticipazione di un uomo, egocentrico ed eccentrico, supportato da un personaggio secondario che lo colleghi con la realtà che vive, che sarà la base di futuri personaggi altrettanto famosi del novecento.

Tra le altre novità c'è la collaborazione con una rivista online che si chiama "Ultima voce" e che è iniziata alla fine di Gennaio. E' successo tutto per caso e non credo che parlerò solo di libri. Ve ne parlerò più in là visto che questa collaborazione è iniziata davvero da poco.

E questo è tutto, per questo mese vi è andata di lusso non trovate?
Con questa rubrica ci rileggiamo il prossimo mese!
Buone letture,
Simona Scravaglieri



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