martedì 26 aprile 2016

Le letture della Centuriona: "Amore proibito", Coia Valls

Eh lo so che vi ho abbandonato per qualche giorno, ma torno tranquilli! intanto mi gusterò con voi il suggerimento mensile de "La Centuriona"! Ripartiamo di qui! Buone letture, Simona



Leggo contemporaneamente una quantità di libri che molti considererebbero folle.
Sono arrivata a leggere contemporaneamente anche 10 libri. Mi spiego meglio: non è che io mi metta lì con 10 libri e ne legga una riga da ognuno! Mi capita, semplicemente, di iniziare un libro perché di un autore che mi interessa o solo perché la trama/la copertina mi ha attirato, poi, dopo 20 o 30 pagine mi accorgo che l'argomento non è di quelli che preferisco, oppure non mi sento nel momento giusto, e allora cerco nella mia libreria (quella di casa o quella lavorativa) un libro che sia più  consono all'umore del momento. Lo inizio, vado anche avanti di parecchio, magari arrivo alla metà, ed ecco che arriva quel libro di quell'autore che stavo aspettando (magari il continuo di una saga o semplicemente un autore che 'seguo', di cui leggo ogni nuova uscita). Lo leggo tutto di un fiato e lo metto via. Poi riprendo il primo o il secondo ed ecco che leggo la recensione entusiasta di un quarto libro, scritta da uno dei blogger che seguo: come potrei non cercarlo? Ma non è detto che sia così tanto nelle mie corde da finirlo subito così passo a un quinto che forse finisco subito e forse no. E così via, attraverso uscite che aspettavo da tempo, libri inaspettati, consigli di amici/conoscenti/clienti, libri di argomenti per me importantissimi, fino al decimo libro che (per motivi spesso inspiegabili) mi ricorda che avevo iniziato quel particolare libro, settimane prima, e mi obbliga a cercarlo nei meandri della casa e a finirlo!
Sembra una cosa da pazzi? Lo è! Ma non posso farne a meno. Purtroppo, o per fortuna, ho tantissimi interessi e poche passioni totalizzanti, e una curiosità innata che mi spinge a cercare 'mondi' inesplorati (che siano fisici o emozionali) in ogni libro che mi passa davanti agli occhi.

IL LIBRO DEL APRILE

Titolo: Amore proibito (titolo orig: Amor prohibit)
Autore: Coia Valls
Casa editrice: Sperling & Kupfer, aprile 2016
Traduttore: Amaranta Sbardella

Ho conosciuto la scrittrice al suo esordio con 'Il mercante di stoffe' (Sperling & Kupfer, 2013), libro che avevo scelto di leggere per nessun'altro motivo se non il fatto di essere ambientato a Barcellona (ho avuto un periodo in cui leggevo quasi esclusivamente libri ambientati lì, dopo il travolgente amore per 'L'ombra del vento'). Mi era piaciuto il modo in cui riusciva a raccontare il medioevo con molta  naturalezza, senza esagerare nei dettagli accademici, ma con tale conoscenza che si riuscivano a intuire gli studi che c'erano dietro.

Ho ritrovato quel piacere in questo libro: stessa ambientazione storica e anche quasi stessa ambientazione geografica. Siamo infatti sempre in Catalogna, ma decisamente più entroterra. Le vicende si snodano tra Camprodon e Seu d'Urgell (che si trovano vicino all'attuale confine con la Francia, vicino ad Andorra) con brevi 'scampagnate' a Vic e Manresa (nell'entroterra di Barcellona).

La trama è in poche parole la più vecchia del mondo: lui e lei si amano, ma non possono. Il perché, in questo caso è anche abbastanza palese: lui è un uomo di chiesa, lei una nobildonna, o forse solo una smemorata che, dopo un brutto trauma, non ricorda più neanche chi è.
Riusciranno ad amarsi? Quali difficoltà dovranno affrontare? Cosa sono disposti a fare, a quali patti sono disposti a scendere pur di amarsi?
La storia è vista quasi esclusivamente dal punto di vista della protagonista. Seguiamo le sue vicissitudini e tifiamo per lei, nonostante il fatto che il suo comportamento non sia sempre integerrimo. Ma cosa succede, nel frattempo, nel cuore  e nella vita di lui? Per molta parte del libro non c'è dato saperlo. 

Aspettiamo, con la protagonista, che qualcuno ci dia informazioni e, soprattutto, che lui stesso ci dica se la ama ancora e se farà qualcosa per confermarlo.
Nel frattempo lei troverà la sua strada, quella che sta cercando da sempre? 
Nel tentativo, comunque, conoscerà persone importanti, che le cambieranno la vita, che la aiuteranno a vedere le cose dalla giusta prospettiva. 
Vi sembra poco? Non è forse quello che vorremmo tutti? 

Il tema della passione della protagonista per la medicina (che è poi il motivo che la ''obbliga'' ad avventurarsi nel mondo pericoloso al di fuori di ciò che conosce) non è abusato, e per me, questo è assolutamente un punto a favore. Nessuna descrizione approfondita di operazioni truculente: Coia Valls preferisce raccontarci ciò che si muove dentro la protagonista, ciò che la 'smuove'. E di questo io la ringrazio, perché rende il romanzo una storia comunque nuova, nonostante la trama 'banale'.

Il finale (vi ho già detto quanto è importante per me, vero?) è commovente ma felice. Quel 'non detto' che incuriosisce ma, nel cuore di chi ha sempre speranza, è un lieto fine certo.

Non ho una citazione preferita, in questo caso, anche se alcune righe hanno fatto risuonare in me emozioni e pensieri particolarmente presenti in questo periodo.

I libri di questo genere (con ambientazioni storica) mi incuriosiscono sempre e avere a disposizione internet, in questi casi, mi risarcisce di tutte quelle volte che odio forsennatamente il web: alcuni episodi raccontati nella storia sono storicamente accertati. mi è bastata una rapida ricerca su wiki spagnolo per scoprire che il terremoto del giorno della Candelora del 1428 a Comprodon è veramente accaduto e la stessa autrice, nella nota alla fine del libro, ci spiega che i personaggi (ma non le vicende) sono quasi tutti realmente esistiti. So che può essere sciocco, ma per me è sempre motivo di orgoglio, leggere questo. E' un po' come aver assistito a tante lezioni di storia.


A presto!

Natascia Mameli
Marassi Libri
via Casata Centuriona 31 r
010815182
Genova




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