Fonte: Cinque.it |
Se questo libro fosse stato scritto da un americano il protagonista magari sarebbe stato un atleta, non l'allenatore. Probabilmente nella normale e, direi, scontata esigenza americana della rappresentazione "dell'autoaffermazione dell'individuo", sarebbe stato un romanzo di un novello Roky. Ma siccome siamo italiani (e per fortuna aggiungerei anche!), e visto che abbiamo l'opportunità di leggere un prolifico autore contemporaneo, giovane (vi lascio i riferimenti del blog in basso) e con uno sguardo abbastanza attento al "modus vivendi" italico degli ultimi anni, in questo libro Vanni Cascione desidera diventare l'allenatore per eccellenza e di fare la differenza dirigendo un gruppo disomogeneo, di possibili disadattati ed emarginati dal business dei campionati più alti, verso la vittoria nei campionati amatoriali del circuito delle periferie campane.
Legge n°1 della Lettrice Sconclusionata: La poesia che da il titolo a questo blog conclude: "Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo e ciò che non vogliamo". Ecco, io pensavo di sapere che non avrei mai letto qualcosa in cui fosse presente la parola "calcio" ma, Marsullo, è l'eccezione che conferma la regola!
Infatti non solo l'ho letto e ne ho riso, ma l'ho consigliato veramente a tutti come faccio anche con voi. Il punto è che non leggerete solo di uno sport ma soprattutto della sua componente principale e che, di solito, viene associata spesso solo alla religione ed è chiamata "Fede". La "Fede" è quella componente personale che ti fa credere in qualcosa che non c'è o che sai essere irraggiungibile, che ti spinge a alzarti ogni mattina e a cercare di portare a casa la tua giornata da vincitore. E' quella che ci fa sembrare anche le cose più grigie un po' più colorate e ci dice che possiamo andare oltre e fare la differenza. Ma come succede nella realtà, per vivere la favola, bisogna lavorare e impegnarsi, non basta soltanto desiderarla.
Legge n°2 della Lettrice Sconclusionata: Non si vive di solo calcio ma è anche vero che dalle proprie passioni deriva la nostra autodeterminazione come individui.
Mou è l'ispiratore di questo improbabile allenatore di calcio. Se il primo ha vinto tanti titoli ed è conosciuto da tutto il mondo, Vanni, il nostro eroe, può vantare al suo attivo solo una notevole quantità di esoneri dalla panchina. Da questo dislivello mostruoso nasce l'autoaffermazione di Vanni che si trova a vincere "se stesso e la fiducia", convinto invece di stare seguendo alla lettera il proprio idolo, sia nel modo di vestire che in quello di approcciarsi al lavoro. In fondo, è così che ci piace la "favola italiana", meno legata a immagini irreali e dorate e piena delle tarantelle che ogni giorno caratterizzano la nostra vita di tutti i giorni. La favola italiana è un bene che non dura molto e che costa parecchio sudore, è meglio godersela fino in fondo. I nostri amici commenteranno quel che abbiamo fatto e saremo orgogliosi anche del minimo attimo di celebrità di cui potremo aver assaporato il momento.
Legge n°3 della Lettrice Sconclusionata: "La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita" diceva Forrest Gump protagonista dell'omonimo film, e probabilmente dopo questo libro potremmo aggiungere che " Non tutti scelgono la marca giusta, ma non è detto che quella più famosa sia la più buona".
In effetti Vanni dimostra questo; non importa se non hai uno squadrone di milionari calciatori, l'importante è trovare il modo di vedere quello che hanno da offrire. Qui, vi capiterà di farci caso, non ci sono squadroni di serie A, calciatori di fama o grido ci sono solo leggeri riferimenti. C'è la gente comune, quella che ci rappresenta e che incontriamo ogni giorno, protagonista di una rinascita o rivincita volta a dimostrare che la favola può nascere anche dalle macerie di una squadra che conta un allenatore senza giocatori.
Quasi a nicchiare che l'eccellenza c'è ed è ovunque , non solo nelle pagine patinate di una rivista di gossip, Marsullo con i suoi 26 anni suonati, e con l'estrema nonchalance che lo caratterizza da sempre, ci insegna questa grande lezione: che quello che vedete in tv, non è la nostra realtà, ma che proprio nella nostra realtà si nascondo le vittorie e il coraggio che certi media mai potranno raccontare, anche ri-filmando una vita reale.
Legge n° 5 della Lettrice Sconclusionata: "La semplicità rende i libri migliori di quelli che hanno bisogno di grandi macchinazioni".
La grandezza di codesto autore sta proprio in questo: Marsullo è uno che dice pane pane e vino al vino. Non troverete macchinazioni o frasi ad effetto, nonché qualcuno che compare armato di tutto punto e con il coltellaccio in bocca. Non serve, ma non perché si parla di calcio, ma solo perché la storia crea un ritmo costante e ascensionale verso la fine senza bisogno di facili sotterfugi. Quel che è certo è che una morale così seria sarà raggiunta ridendo a crepapelle dei protagonisti di questa storia che a tratti sembrano anche un po' fantozziane caricature contemporanee; anche questa è una caratteristica di Marsullo che, figlio degli anni '80, riesce a sintetizzare quello che è stata la proposta televisiva degli anni successivi traducendola, aggiornata e rivista, in veste contemporanea senza perdere ne di autenticità e nemmeno di originalità.
Legge n° 6 della Lettrice Sconclusionata:"Ma dimenticarsi di dire di che libro si sta parlando o di accennare alla trama, in modo che la gente sappia che cosa eventualmente si appresta a leggere!".
Ah la trama non ve l'avevo accennata? Bene immaginate, una estate calda asfissiante in una località di mare campana chiamata Mondragone. Una televisione accesa, Mourinho che concede un'intervista e un uomo, seduto su una sedia che con il sudore diventerà una contemporanea versione della sindone, lo guarda pensando a quanto sarebbe bello essere come lui e contando le proprie sconfitte nei campionati per i quali è stato più volte esonerato. Una corsa sul lungomare, una telefonata e Vanni viene ingaggiato mentre in casa va in scena la parmigiana al funghetto della moglie Lina. Ma la squadra è tutta da fare, grazie ad un improbabile e trafficone Direttore Sportivo, il cui cognome - "Magia" - è già sinonimo del fatto che, quel che vorrebbe fare, sarà una parziale illusione .
Per concludere:
- Leggere questo libro è stato divertente e facile anche per me che di calcio non me ne intendo.
- Il fatto che nascondesse una morale, non ha intaccato minimamente la leggerezza e la facilità con la quale Marco Marsullo racconta le sue storie.
- Chiudere questo libro è stato difficile perché è una storia cui t'affezioni proprio perché i protagonisti sono molto più vicini al modo di essere normale di tutti noi.
Il segreto della narrativa di Marsullo forse sta proprio nel trovare l'eccellenza nella vita degli ultimi e di presentare anche la più noiosa morale con un fare ironico e pungente che avrebbe fatto sorridere anche il più severo degli autori dei secoli passati. E la questione interessante è che, questo suo approccio leggero, non è lesivo e nemmeno fuori luogo, ma nel mix che viene creato, la questione della "morale della favola" calza veramente a pennello.
Nell'ultimo capitolo del campionato troverete anche un rimando a "La fattoria degli animali" Orwell, non so nemmeno se lui ci abbia pensato, ma contiene una rilettura della questione "delle leggi che variano" che, con Marsullo e non con l'arrabbiato scrittore inglese, vengono riproposte nel loro "valore assoluto" in una nuova forma che forse ci piace di più.
Non posso non aggiungere che chi non legge questo libro è un Sancerchionese!
Buone letture,
Simona Scravaglieri
P.s. avevo scritto una recensione compunta delle mie, ma non era in tono con il libro, così stamattina l'ho riscritta di sana pianta.
P.p.s.: se vi state chiedendo il motivo per il quale ci sono tante regole, vi do una dritta: la soluzione la trovate nel libro!
Marco Marsullo
Einaudi Editore, ed. 2013
Collana "Stile libero Big"
Prezzo 17,00€
Il blog è qui: Marco Marsullo
Fonte: LattureSconclusionate |
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