sabato 29 aprile 2017

#Maggiodeilibri storie di lettori... Natascia Mameli

Fonte: Entrepreneur


Quando ero piccola non ero una grande lettrice. Anzi.
Uno non lo direbbe vedendomi adesso, dentro la mia piccola ma dignitosissima libreria, ma fino ai 13/14 anni le uniche letture che mi prendevano veramente erano quelle del Topolino.
Per il resto, come dire, non mi ricordo che sentissi quel magico richiamo che sento invece adesso provenire dalle pagine dei libri su cui poso gli occhi.
Mi sono sempre sentita attrarre dalle parole. Quando andavo dal dottore mi leggevo tutti gli avvisi, tutte le pagine strappate da riviste mediche e appese ai muri (non che ci capissi, la maggior parte delle volte); se ero sulla fermata dell'autobus imparavo a memoria qualsiasi cartellone pubblicitario avessi a portata di mano. Ogni momento di attesa che sentivo il bisogno di riempire con qualcosa, lo riempivo di parole, cercavo di trovarne il significato, quello che volessero significare ma anche quello che le singole parole, la loro scelta, significassero (per me) sulle reali intenzioni dietro alla comunicazione immediata.
Eppure, alle elementari, le maestre ci avevano messo a disposizione un ripiano di libri adatti alla nostra età.
Eppure, alle medie, i professori avevano cercato di proporci letture di tutti i tipi.
E in casa i libri non mancavano, dato che le mie sorelle più grandi erano tutte lettrici.
Come mai, allora, non ricordo nessuna lettura piacevole, fino a quel libro che cambiò la mia idea di lettura?
Non ricordo nessuna delle letture fatte alle elementari, nessun titolo, nessuna trama mi è rimasta impressa.
Delle medie, l'unico libro di cui ho una vaga memoria è uno sullo spionaggio, che avevo trovato noiosissimo e ho odiato con tutta me stessa perché imposto dall'insegnante senza minimamente tener conto degli interessi personali.
Cosa successe?
Alla fine degli esami di terza media, mia madre mi portò in giro per il centro (noi vivevamo in periferia, per noi andare in centro era 'andare a Genova') per scegliere un regalo per la promozione.
Non so esattamente cosa mi attirò dentro quella libreria ma so cosa mi attirò di quel libro che mi feci regalare: la copertina (solo recentemente ho scoperto essere stata disegnata da uno dei miei artisti italiani preferiti), e non che fosse niente di speciale: una bambina, seduta sopra una sedia, disegnata con un tratto pulito e un pochino cupo. E, per me, bellissimo.
Ovviamente, non mi limitai a sceglierlo per la copertina: lessi la trama e forse mi spaventò anche. Forse io, fossi stata mia madre, non lo avrei mai comprato da farlo leggere alla ragazzina ingenua che ero. Era un argomento forte e la scrittrice ne parlava in modo molto diretto. Forse lo apprezzai proprio per quello. Ho sempre odiato la scrittura barocca e i giri di parole.
Insomma, fu il PRIMO libro per me. Come se quelli precedenti non fossero mai esistiti, per quanto mi avessero lasciato una bruttissima sensazione legata alla lettura, quel libro la cancellò.
Fui fortunata. Avrei potuto provare a leggere altri cento libri (e io non sono mai stata una che si ostina a provare, per cui mi sarei di sicuro arresa prima) e non trovare niente che mi accendesse il fuoco della lettura come quello. Davvero, quel giorno, quel libro, cambiò la mia vita. Perché, dopo, non credo che il mio percorso sarebbe stato lo stesso che mi ha portato oggi, qui, davanti a questo monitor, a scrivere un qualcosa che parla di libri, che finirà all'interno di una iniziativa che nasce all'interno del 'Maggio del Libro', da dentro la mia piccola (e dignitosissima, ricordatelo!) libreria.
Ma perché vi racconto tutti questi particolari così poco interessanti? Proprio io che odio i giri di parola?
Perché quello che voglio dire è che un'iniziativa come 'il Maggio del Libro' che porta i libri e le storie che racchiudono in giro per tutta Italia, che da risalto a quello che si fa a livello locale per promuovere i libri fa esattamente quello che quel libro fece per me: scova potenziali lettori e accende in loro quel fuoco che, diversamente, potrebbe rimanere inesorabilmente spento.



Natascia Mameli
Marassi Libri
CORSO DE STEFANIS 55 R
16139
GENOVA
tel 010815182

Vi ricordo gli altri post che sono usciti e devono uscire questa settimana:


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...