domenica 31 marzo 2013

L'ha detto...Maurice Ravel

Fonte: Genteman_One


Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi. 
Maurice Ravel

domenica 24 marzo 2013

La tv dei lettori... Alessandra Casella e BooksWeb!

Questa domenica niente lezioni, anche se ho scoperto che fanno il tutto esaurito. Questa volta parliamo di un progetto, un bellissimo progetto che si chiama "BooksWeb". Dall'intervista della fondatrice di questo sito che è Alessandra Casella vi accorgerete che il format è diverso da quello offerto solitamente dalla televisione, BooksWeb è dedicato ai libri e agli scrittori ed è fatto per i lettori e solo questo trova spazio dentro queste interviste. Chi intervista conosce a perfezione il libro di cui si pala come lo scrittore e, non credo di poter essere smentita, oggi è cosa quantomai rara. A me piace entrare in questo piccolo salotto e lo propongo a voi con questa bella intervista a Carmen Covito famosa per un suo precedente libro che è "La bruttina stagionata" e che qui presenta il suo nuovo lavoro "Le ragazze di Pompei".
Buona visione e buone letture,
Simona Scravaglieri





Il libro di cui si parla nell'intervista è:

Le ragazze di Pompei
Carmen Covito
Barbera Edtore, ed. 2012
Collana "Centocinquanta"
Prezzo 13,00€

venerdì 22 marzo 2013

"Manuale di sopravvivenza per ragazze in crisi (Economica)" Sara Lorenzini alias Neve Morante - Decrescita felice...

Fonte: Psicologi-Italia

Mi sento un po' eretica a parlarvi di questo libro dopo aver citato Gadda, Pedullà e via dicendo. Ma la questione è che, questo libello elettronico, mi è capitato fra le mani per puro caso nella sua forma digitale e che l'ho trovato decisamente interessante. Non serve avere una laurea per capire di cosa si tratta ma, trovo utile specificare che è un "di cui" di un libro precedente che si chiama "45 Metri quadri - La misura di un sogno". Nel libro precedente si narra la storia di una giovane ragazza che dal Molise si trasferisce a Roma per trovare buone opportunità di lavoro e che invece trova un posto part-time in una agenzia di viaggi ed è così costretta a migrazioni tra una stanza in affitto e l'altra finché, alla morte dell'adorato nonno, scopre che le ha lasciato in eredità un piccolo gruzzolo che, dopo lunghe ricerche, le permetterà di comprarsi appunto una casa da 45mq. La storia è anche carina, raccontata così ma io mi sono imbattuta prima nel manuale, che è in vendita a 0,00€, attratta dal titolo e dalla geniale impaginazione della copertina e quindi oggi vi parlerò proprio di questo.

Non che sia una "Ragazza in crisi", ma trovo sempre utile trovare nuove forme di "guadagno" e , come sostiene anche l'autrice, anche "il risparmio è una forma di guadagno". Nello svolgersi dei capitoli ci sono numerosi riferimenti al libro principale ma ci sono, anche e soprattutto, una sorta di vademecum, che personalmente ho trovato molto concreti e non buttati lì a caso, che hanno una struttura ben precisa (e senza riferimenti farlocchi) sopratutto spiegati con estrema semplicità. E' un manuale nato con le motivazioni di chi ad un certo punto è stata costretta a fare economia anche sull'impossibile per poter arrivare a fine mese e, se anche non riusciamo ad attuare  tutto questo mantra del risparmio, possiamo comunque cogliere un sacco di spunti per poterci auto-gratificare nella nuova *moda* del momento, quella che io chiamo la "Modalità povera". E' una sorta di inversione di marcia e di decrescita felice in cui l'obiettivo del giorno non è accumulare per sentirsi felici di possedere cose che non ci servono, ma sapere che, per quello che non si è acquistato, si sono racimolati soldi per qualcosa di più grande: insomma una sorta di tessera punti personale che ci permette di fissarci obiettivi concreti e veramente desiderati.

Probabilmente questa guida mi è piaciuta tanto perché anche io ho attraversato una fase simile, dovuta a questioni di salute e non di soldi. Quindi il mio momento di decrescita felice l'ho avuto con l'adozione di alimenti vegani e di autoproduzione che mi hanno liberata per parecchio tempo dalla schiavitù del supermercato, regalandomi non solo la possibilità di accedere a "gusti nuovi" ma anche di trarre giovamento da quel che mangiavo e l'enorme soddisfazione di poter dire "Questo l'ho fatto io!". Quindi proprio per questo motivo, e per lo stile confidenziale e poco formale in cui è scritto questo manuale, lo consiglio a chi vuole fare una lettura alternativa, perché al di là del consiglio e della relativa spiegazione è veramente piacevole da leggere, anche per gli uomini. Si passa dal metodo dei coupon per fare gli acquisti vari al riuso di oggetti vecchi fino ad arrivare a guadagnare con la rivendita del proprio usato o di quello comprato apposta per essere rivenduto. Una miriade di consigli utili che permettono a tutti di organizzarsi con il minimo impiego di tempo e con la massima resa e soddisfazione di chi si cimenta.

Un consiglio in più mi permetto di darvelo io, anche perché nel testo non c'è e la protagonista è un'amante dei viaggi e io della lettura e quindi, nel mio campo, mi permetto di pensare di avere più occhio. Come detto nella mia bacheca FB quando l'ho preso, lo stile in cui è scritto fa venire voglia di comprare anche il libro precedente. Si da il caso che, quest'ultimo, sia in formato cartaceo e in digitale ma, il primo, con gli sconti lo trovate a 13,52€ mentre il secondo a 9,90€ che, come detto più volte, per me è un prezzo spropositato per un ammasso di bit. Tenendo conto che il digitale non si può rivendere e in deroga a tutte le regole citate in questo manuale una cosa che non si può rivendere o scambiare son soldi buttati, quindi vi consiglio di acquistare la versione cartacea. Se la differenza fra i due formati fosse stata veramente importante avrei fatto l'opposto, ma in regime di decrescita felice, anche queste piccole accortezze contano eccome!

Buone letture,
Simona Scravaglieri

Manuale di sopravvivenza per ragazze in crisi (Economica)
Sara Lorenzini alias Neve Morante
Mondadori Editore, ed. 2013
Prezzo 0,00€

Fonte: LettureSconclusionate

mercoledì 20 marzo 2013

[Dal libro che sto leggendo] Carlo Emilio Gadda. Storia di un figlio buonoannulla


Carlo Emilio Gadda
Fonte: Università Cattolica del Sacro Cuore

Trascrivere questo "Dal libro che sto leggendo" è un po' un azzardo. Avrei potuto trascrivere la prefazione, ma credo che non avrei reso l'idea del particolare fascino che scorre in questo testo. E quindi ho scelto un piccolo pezzo del primo capitolo per farvi fare questo giro sull'ottovolante che ho frequentato qualche mese fa. Quando sarete in alto, vi sembrerà di carpire perfettamente il senso di ciò che Pedullà dice e, quando scenderete in basso, vi troverete a veder sparire una per una le vostre certezze. Ma come per Gadda e per le sue storie, anche Pedullà prevede delle vie di uscita: Alcune sono situate alla fine del capitolo, dove velatamente suggerisce dei punti fermi e l'ultima, la decisiva, sta proprio alla fine. E se un saggio si potrebbe leggere anche selezionando i capitoli, far questo in "Storia di un figlio buonoannulla" non risolverà il rebus situato in questa frase, occorrerà arrivare sino in fondo per svelare il principio.
Un libro per veri duri? No, affatto, un libro per inguaribili curiosi che hanno voglia di innamorarsi di uno scrittore, che magari non conoscono, che potrebbe, con le sue "visioni", aprirci nuovi punti di vista.
Non ve ne pentirete,
buone letture,
Simona Scravaglieri

Svevo, Pirandello e Gadda sono tra quelli che sono "tornati a casa" dopo le guerre dell'Ottocento. Il Novecento s'è portato in casa i conflitti mortali. La famiglia nel nostro secolo ha compiuto stragi: specialmente parricidi e matricidi. Per lo più, in verità, con l'immaginazione. Non fu convocato infatti il criminologo, bensì lo psicologo, o più precisamente, lo psicanalista. Il corpo di Gonzalo è sano, il male è invisibile. Il corpo di Gonzalo è sano, il male è invisibile.
Sono stati mandati dal dottor Freud sia Svevo che Pirandello e Gadda, ma non confesseranno i loro segreti, ignoti d'altronde a loro stessi: specialmente i primi due. Il primo, Svevo, fu un paziente molto impaziente. Il terzo, Gadda, invece più che un paziente è un seguace. L'allievo ne quasi quanto il maestro. Ha fatto esperienza in casa. La famiglia Gadda era un terreno fertile per scoprire il segreto dei rapporti tra figli e genitori. Quella gaddiana è già una "famiglia che uccide". Carlo Emilio scriverà romanzi in cui i figli si prendono beffa o uccidono o delegittimano madri e padri. 
Il fatto ricorrente della sua narrativa è la beffa alla madre, un matricidio reale (Novella seconda), un matricidio psicologico (La cognizione del dolore), l'assassinino di una madre adottiva (Pasticciaccio). C'è una coazione a ripetere, potrebbe esserci un trauma. Il matricidio è solo un dato esterno: la sua radice è invisibile e affonda in un terreno fecondo e continuamente concimato. Cosa si può pensare di uno che uccide la madre? Se lo domandava Gadda: che non ha risposto in tre romanzi incompiuti. La Vecchia Signora muore per aver risposto male al figlio che l'adora. E' il conflitto mortale dei linguaggi materni e filiali. 
Gadda comincia con l'autobiografia come Savinio, come Tozzi e come l'ultimo Svevo. "Nascondono" invece fra mille fantasie la loro vita Pirandello, Palazzeschi, Bontempelli, Moravia, Landolfi, Fenoglio e D'Arrigo. Gadda non vuole nascondere nulla. E d'altronde è una necessità. E' un borghese, classe dominante, prepotente e decadente, ed è molto legat alla famiglia, cominciando dalla madre, personaggio che è già di suo è romanzesco. E' un uomo di transizione fra Otto e il Novecento: dall'oggetto al soggetto, dal meccanicismo alla probabilità, dalla casualità al caso, dall'unità alla scissione dell'io, atomo divis di inesauribile energia.
Girando sempre nei pressi della sua vita, Gadda fa vortice. La punta è indirizzata, più che verso il cuore, verso l'ombelico, o anche più giù. Non trascurate Eros e Priapo, coppia del più furioso testo di Gadda, antifemminista che fa coppia con antifascista. Ricordare: è colpa delle donne se sono nati tanti fascisti nella famiglia borghese.
Partendo dalla sua vita, da sua madre, dall'autobiografia, gadda ha trascinato dentro la propria narrativa tutto il secolo: la fisica dei quanti, la scissione dell'io, il flusso di coscienza, la quotidianità colloquiale, lo straniamento, la deviazione della norma, il poliprospettivismo, l'annegamento materico, la forma dell'informe, la libera associazione semantica. Un giorno, anzi, Gadda si rivolse persino al neoclassicismo, il linguaggio con cui torna al padre.
Un uomo d'ordine, egli ha provato anche con la letteratura "edificante": detto con l'ironia de "La Ronda". Naturalmente è tarato pure il ritorno all'ordine di Gadda. Le sue costruzioni non prevedono nemmeno più la figura del padre. Il genere umano, la continuità della specie, è a rischio nella narrativa di Gadda. Che però si sforza di innalzare un argine. Si sente l'urto dell'ondata che batte su ogni episodio dei romanzi gaddiani. Non è mai scomparso del tutto il "maroso" che apparve alle origini del narratore. Gadda è il cavallone e insieme il frangiflutto. 
Tre esperienze fondamentali nella vita - e nell'arte- di gadda: la borghesia, la guerra, il fascismo. Una cosa bella e due orrende. orrendi sono la borghesie e il fascismo, bella è la guerra. Gadda farà la guerra alla borghesia e al fascismo. Ci ha preso gusto: per lui infatti il fascismo è una questione di gusto. Non è bello il fascismo, che semmai è il brutto della borghesia. Il massimo della bruttezza è allora la borghesia fascista.


Carlo Emilio Gadda
Storia di un figlio buonoannulla
Editori Internazionali Riuniti, Ed. 2012
Collana "Navigazioni"
Prezzo 20,00€ 

domenica 17 marzo 2013

L'ha detto...Danilo Pennone


Fonte: Boofsbooks


I libri mi piacciono perché non strillano, sono silenziosi, eppure dicono un sacco di cose. Danilo Pennone
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